Ciro Immobile, attaccante della Lazio e dell’Italia, parla in conferenza stampa a Coverciano in vista della sfida ai quarti di finale di Euro 2020 con il Belgio.
Come si ferma Immobile? – “Mai come questa volta sento la fiducia di tutti, mi sento davvero bene. Abbiamo fatto una buonissima partita con l’Austria, forse non la migliore, ma abbiamo portato a casa il risultato“.
Lukaku – “È fortissimo, abbiamo la fortuna di conoscerlo bene e di averlo nel nostro campionato: se la vedranno i nostri difensori…“.
De Bruyne e Hazard – “Sono fondamentali, non avendoli al meglio avranno qualche problema, ma avranno chi li sostituirà. Con De Bruyne e Hazard in campo è un’altra partita, spostano gli equilibri e mettono tutti in difficoltà: noi ci prepariamo se ci fossero al 100%, per noi è importante seguire la linea avuta finora. Abbiamo fatto gli Europei sempre al massimo, reagendo bene alle difficoltà“.
Record di gol in Azzurro agli Europei – “A me piacerebbe vincere, toglierei i due gol fatti per portare a casa la coppa. Con l’Austria ci ho provato in ogni modo, tra sfortuna e miei errori non ho fatto gol. Però alla fine della partita abbiamo fatto una bella festa. Non era facile, ci sono le più forti del ranking UEFA, ci sono squadre che giocano nei grandi campionati. Con l’Austria è stata dura. Per quanto riguarda i record vorrei raggiungerli, ma preferisco vincere“.
Portogallo ko – “È stata una partita intensa, combattuta. Non facevamo il tifo per nessuna delle due, sono entrambe forti: il Portogallo nella ripresa avrebbe meritato qualcosa in più, il Belgio nel primo ha mostrato il suo potenziale“.
Ronaldo – “Tutti lo vogliono sfidare, è il migliore: da quando è arrivato in Serie A la competitività si è alzata notevolmente“.
Rivali – “Spagna, Belgio, Inghilterra, Germania. Sono le Nazioni più forte rimaste. Ci mancano tre gare per l’obiettivo, vogliamo arrivare in fondo“.
Francia eliminata – “Ci ha fatto piacere il fatto che si è dimostrato che questi Europei sono difficili. E’ dura giocare quando sei superiore, la prova del nove è sempre il campo. Abbiamo vinto e dominato con la Svizzera, facendola sembrare una squadretta, mentre ieri ha dimostrato il contrario“.
Gioco dell’Italia – “Con l’Austria i compagni hanno cercato di mettermi in condizione di segnare, il mister è soddisfatto per l’intensità e per la voglia. Non è stata la miglior gara degli Europei, le prime due sono andate meglio, ma l’importante era il risultato. La squadra ha bisogno di me e io della squadra, viaggiamo tutti nella stessa direzione. Il mister mi chiede un altro lavoro rispetto alla Lazio, ma non mi pesa, anzi. Sto cercando di mettere tutto, restando anche alla fine delle sedute, per migliorare cose che non sono nel mio bagaglio tecnico“.
Errori del passato – “Aver sbagliato qualche gol in passato, gli errori fatti, il Mondiale mancato, possono pesare. Non sto facendo autocritica, sono soddisfatto enormemente di quel che sto e stiamo facendo. E mai come ora ho il supporto e la fiducia di tutti: qui non è mai stato così. Ho fatto 15 gol in Nazionale, sono pochi, avrei voluto segnarne di più, ma una vittoria può cancellare il passato e le storie precedenti. Sto cercando di cancellare il passato con questi Europei. Per me è importante, l’ho dimostrato con la Turchia, mi preoccupa non riuscire ad aiutare la squadra ma voglio andare avanti“.
Chiesa e Berardi – “Sono diversi, il mister vuole che restino larghi. Stanno facendo un grande campionato europeo, anche Bernardeschi. Lo ribadisco: qualsiasi siano le decisioni, siamo 26 titolari e abbiamo bisogno di tutti“.
Rapporto con Mancini – “Il rapporto è migliorato rispetto all’inizio, quando si affrontano certe competizioni è importante. Vialli mi aiuta tantissimo, avendo fatto il mio stesso ruolo. Il rapporto con Mancini è migliorato e gli ho trasmesso qualcosa, mi ha fatto giocare sempre ottime partite e cerco sempre di dare il massimo“.
Ciclo del Belgio – “Rispetto agli scorsi Europei hanno dieci giocatori di quella squadra. È aumentata la personalità, l’esperienza. Sono più pronti adesso. Tecnicamente e tatticamente sono organizzati e forti“.
Lukaku – “L’ultima volta sulla sfida con lui ci ha fatto due gol, mettete Italia contro Belgio… Evitiamo la sfida! Ha una forza fisica devastante, ha velocità, rispetto agli ultimi anni è migliorato tanto. Il lavoro con Conte lo ha migliorato tanto, ha sempre avuto forza e velocità, un grande lavoratore“.
Critiche – “Dopo l’Austria non ho sentito le critiche, forse mi sono perso qualcosa. Quando sei l’attaccante dell’Italia non puoi pretendere di non averne. Abbiamo vinto, abbiamo portato a casa il risultato, è quello che conta. Avevo sempre il difensore attaccato dietro. Quando è entrato Belotti ci ha dato una mano e questo è da sottolineare, questo dimostra che siamo uniti. La gente di aspetta tanto da noi, ci deve caricare, stiamo preparando questa sfida con entusiasmo. Dopo momenti così, chiusi in casa, lontani dalle persone care, può far tornare il sorriso a tutti“.
Più forte Immobile o Lukaku? – “Io vado avanti per la mia squadra, lascio decidere voi. Lo chiederemo a Inzaghi“.
Rimproveri di Mancini – “Forse perché Ciro è il nome più corto… Nello spogliatoio è diverso, è molto più calmo. Ma mi dà fiducia, perché ti stimola, ti sprona. È fondamentale avere la fiducia di tutti. Se mi sento titolare? Mi sento importante, al centro del progetto, apprezzato. Quando ti senti così puoi giocare anche mezz’ora o quaranta minuti, darai sempre il massimo“.
Mancato Mondiale – “Quando siamo usciti ai quarti con la Germania ci è rimasto un vuoto dentro, ma nulla a confronto del pareggio con la Svezia. È stato difficile, il peggiore della mia vita calcistica. Da lì in poi ho avuto la forza di rialzarmi, di ricevere qualche critica. È stato un insegnamento per portare avanti, spero, l’Europeo fino alla fine. Sto cercando di eliminare tutte le cose negative del passato e con risultati e prestazioni ci sto riuscendo. So che ho grosse responsabilità coi miei compagni, indossiamo una maglia storica che ha vinto quattro Mondiali, che cerca di arrivare sempre in fondo. È importante restare concentrati, andando avanti come fatto finora“.
Insigne – “Non abbiamo nulla da fare, giochiamo alla Playstation. Lui è solo film e serie tv. Devo sempre camminare con attenzione, lui è piccolo e si nasconde ovunque. Siamo rientrati dal pranzo, è rientrato in camera con Verratti, era dentro all’armadio e mi ha spaventato. Un giorno di questi prenderò un coccolone…“.
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