FIUMICINO – Sono stati presentati a Fiumicino, al Complesso monumentale di Sant’Ippolito all’Isola Sacra, gli interventi di restauro effettuati al Conventino di Sant’Ippolito, in particolare alla torre campanaria romanica e al dipinto, nella cappella del Conventino, nel quale è raffigurato il martirio di Ippolito, Santo patrono della città. L’intervento di restauro sul dipinto ha permesso di riportare, alle antiche tonalità di colori e di sfumature, la scena che rappresenta, in maniera drammatica, il martirio di Ippolito: il santo infatti fu gettato secondo la tradizione in un pozzo, con una pietra al collo. L’affresco all’interno della cappella del Conventino si presentava ormai illeggibile per l’impiego di uno spesso strato di protettivo riconoscibile sia per l’effetto lucido che per gli sbiancamenti diffusi su tutta la superficie.
Gli elementi lapidei dell’altare sottostante apparivano fortemente lacunosi, frammentati o distaccati, testimonianza di un processo di deterioramento protratto nel tempo. Su tutte le superfici si osservavano, in maniera diffusa, forti sbiancamenti e una patina biologica di colore verde. Il progetto di restauro è stato supportato da una serie di indagini scientifiche e approfondimenti diagnostici. L’intervento ha avuto la finalità di restituire leggibilità al manufatto mediante la risoluzione dei fenomeni di degrado e l’eliminazione dei precedenti interventi conservativi che, per tipologia di materiali o per scelte metodologiche, ne avevano alterato l’aspetto. Oltre il dipinto sono stati effettuati degli interventi di consolidamento della torre campanaria e di adeguamento dell’impiantistica dell’intero complesso.
Questo intervento ha richiesto la ricucitura delle lesioni presenti nella muratura dalla cortina in laterizi e ha previsto il posizionamento di catene e tiranti e di un cerchiaggio metallico posizionato a livello della torre: soluzione necessaria, per garantire l’eventuale reversibilità dell’intervento. Alla cerimonia sono intervenuti il Sindaco di Fiumicino, Mario Baccini; il Direttore del Parco archeologico di Ostia antica, Alessandro D’Alessio; il Vescovo di Porto-Santa Rufina, monsignor Gianrico Ruzza e il Direttore generale Musei, Massimo Osanna. Le conclusioni sono state affidate al Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
“Questo è un luogo straordinario in cui si può percepire l’eco di una storia millenaria ben visibile in ogni sua pietra e che racconta, ancora oggi, le sedimentazioni di epoche, culture, religioni che da qui sono passate – ha detto il ministro Sangiuliano – Il prezioso lavoro di restauro, da poco terminato, restituisce a questa comunità uno spazio identitario forte, la Basilica paleocristiana che ha ospitato i resti mortali di Sant’Ippolito martire, patrono di Fiumicino”.
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