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Inter, Moratti: “Impossibile trattenere Conte. Inzaghi stupirà”

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L’ex presidente dell’Inter, Massimo Moratti, rilascia alcune dichiarazioni al magazine Sette, di proprietà del Corriere della Sera: “La nostra è una città fantastica, a misura d’uomo. La gente che ci vive la sa apprezzare, non crea mai grossi problemi e alla fine dà sempre il meglio di sé. Milano è sempre stata amministrata bene perché i suoi abitanti, non solo i milanesi, rendono il compito agevole“.

Cantona e Ronaldo – “Forza, classe, personalità. Non venne perché voleva farsi perdonare dallo United la lunga squalifica per aver sferrato un colpo di kung fu a un tifoso avversario che gli aveva fatto un saluto nazista invitandolo a tornare al suo Paese. Gli idioti non hanno confini. Barattarlo con Ronaldo? No, lui era un fenomeno unico, nonostante i problemi. È stato il mio orgoglio da presidente. Sa come mi sono deciso a prenderlo? Era l’aprile del 1997, stavo tornando in auto da Firenze dopo uno 0-0 e il mio autista, Dante, cominciò a borbottare perché da un po’ di tempo l’Inter non brillava più. E io quasi contrariato gli risposi: allora compriamoci Ronaldo così vinceremo sempre! Da quella battuta un po’ provocatoria prese corpo piano piano la convinzione di provarci davvero“.

Ince – “Non capivo il problema, era una cosa talmente assurda: volevo semplicemente i più forti per l’Inter, avevo presoJavier Zanetti, Roberto Carlos e, dal Manchester United, acquistai Ince, un trascinatore. E San Siro lo fece diventare presto il suo idolo. Perché alla fine a vincere è la bellezza“.

Zhang – “È un ragazzo gentile, umile e intelligente. Mi aggiorna su quello che sta facendo ma ha le idee chiare e non è mai ossessivo. Ormai gestire un club è davvero un impegno economicamente spaventoso, non è più per famiglie appassionate“.

Conte – “Credo fosse impossibile trattenerlo. Tra tecnico e società si è venuto a creare un solco. Ma con Conte la squadra ha fatto un salto di qualità, ha preso coscienza della propria forza, ha acquisito una nuova personalità“.

Inzaghi – È molto diverso da Conte: nello stile, nella tattica, nella personalità. Certo, con Conte si poteva mettere in cantiere il secondo scudetto consecutivo, quello della stella, ma forse il nuovo tecnico ci sorprenderà“.

Nuovo stadio – “Mi sembra un progetto già antico. Non credo esistano le condizioni per accumulare ulteriori debiti, anche perché uno stadio c’è già e non è male, direi che è uno dei più belli del mondo“.

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