Arriva il via libera della Soprintendenza dei Beni Culturali: lo stadio Giuseppe Meazza non ha alcun «interesse culturale» e, di conseguenza, secondo i tecnici del ministero, può essere demolito. Se fosse per la Soprintendenza, lo storico stadio potrebbe essere abbattuto senza problemi. La Commissione regionale per il patrimonio culturale della Lombardia ha finalmente risposto alla richiesta su San Siro presentata dalla giunta Sala risalente allo scorso novembre.
La giunta, riporta Repubblica, voleva sapere se il Meazza avesse qualche valore architettonico da tutelare, prima di poter dare il via libera al progetto presentato da Inter e Milan che prevedeva l’abbattimento del vecchio impianto per costruirne uno nuovo. Nessun vincolo, come ribadito dalla Soprintendenza perché: “trattasi, allo stato attuale, di un manufatto architettonico in cui le persistenza dello stadio originario del 1925-’26 e dell’ampliamento del 1937-’39 risultano del tutto residuali rispetto ai successivi interventi di adeguamento realizzati nella seconda metà del Novecento e pertanto non sottoposti alle disposizioni perché non risalenti a oltre 70 anni. Le stratificazioni, gli adeguamenti e gli ampliamenti fanno dello stadio un’opera in continua trasformazione in base alle esigenze legate alla pubblica fruizione e sicurezza e ai diversi adeguamenti normativi propri della destinazione ad arena calcistica e di pubblico spettacolo”.
La decisione facilita l’iter per il raggiungimento dell’accordo fra il Comune di Milano e i due club che nell’ultimo periodo avevano già trattato la realizzazione del nuovo impianto con rimodellamento del quartiere San Siro.
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