Come spiega la Gazzetta dello Sport, “Edin Dzeko è il centravanti dell’Inter in pectore, ma oggi a Monza non potrà fare a spallate con i marcantoni della Dinamo Kiev: paradossi del mercato in tempi di crisi”. L’annuncio del bomber bosniaco, con conseguente passaggio dalla Roma all’Inter, slitta ancora.
“Nonostante visite, cena di squadra, corse ad Appiano e pure foto con gli ultrà della Nord con sciarpona nerazzurra in bella vista, il bosniaco non è ancora ufficialmente un giocatore dell’Inter. Atterrato mercoledì mattina tra flash e speranze, ha superato subito tutti i passaggi burocratici (dai test medici all’idoneità), ma deve ancora mordere il freno. Dopo tre giorni in bilico, a meno di risoluzioni in extremis, non potrà giocare oggi pomeriggio l’ultima amichevole prima dell’esordio in campionato. C’è una mensilità arretrata che balla ancora con la Roma e crea uno stallo inatteso, fastidioso”, spiega il quotidiano rosa.
Dzeko, infatti, avanzerebbe dei pagamenti relativi al mese di luglio, poco meno di 400 mila euro, e non ha alcuna intenzione di rinunciarci. La Roma, dal canto suo, sente di aver fatto un gesto gradito, rinunciando a chiedere un indennizzo all’Inter per permettere a Dzeko di scegliere la destinazione. “A questo punto, però, dall’altro lato della barricata, anche Tiago Pinto è integerrimo: il d.s. portoghese chiede un gesto di responsabilità del giocatore, anche come forma di riconoscenza per il club che lo ha coccolato per sei stagioni”.
“In una posizione defilata c’è poi una osservatrice, non proprio neutrale, che inizia a spazientirsi: l’Inter, non direttamente coinvolta nella polemica tra i vecchi innamorati, subisce la situazione. Inzaghi non può certo essere contento anche perché è il più penalizzato: avrebbe voluto allenare il nuovo 9 e, invece, si è dovuto limitare ad osservarlo nella prima seduta individuale. Dzeko ha potuto svolgerla solo ieri col permesso dell’ex club. Ma ancor di più al tecnico pesa non schierarlo a Monza contro avversari fisicati. In cuor suo, Inzaghi conserva la speranza di potergli concedere almeno qualche minuto con la Dinamo, ma per farlo servirebbe un’intesa in extremis stamattina tra parti distanti e barricate nelle loro posizioni“.
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