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Insegnante trovata morta in casa. Si indaga sul “kit del suicidio”

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Un’insegnante di 63anni è stata trovata morta in casa lo scorso 4 aprile. I Carabinieri hanno rinvenuto nella sua abitazione un bigliettino con scritto: “Molti anni fa ho cominciato a fare ricerche su internet per una morte pacifica. La vita a volte è ingiusta, così ora penso di aver diritto alla liberazione e alla pace. Spero quando leggerete questa lettera di aver avuto successo. Dopo 20 lunghi anni di dolore cronico, per insonnia, estrema solitudine, intolleranza ai rumori, mi sono procurata le cose necessarie online, ordinandole all’estero, più di un anno fa”.

La dinamica ha fatto quindi pensare al “kit del suicidio” che molti stavano acquistando da un uomo dell’Ontario di nome Kenneth Law, sedicente ex ingegnere aeronautico e poi chef a Toronto, arrestato il 31 marzo dalla polizia canadese. L’uomo vendeva all’estero kit per aspiranti suicidi.

Questo kit del suicidio era composto da mascherine facciali, nitrito di sodio, ma anche bombole di azoto, manometri, tubicini, sacchetti di plastica. La polizia ha scoperto che sono tante le persone che hanno acquistato il kit e si sono recati presso le loro abitazioni. La maggior parte di queste persone segnalate pare abbiano dei disturbi psichici.

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