GUGLIONESI – Il “CineForum per l’Integrazione” fa parte di un più articolato progetto di “Intervento di assistenza ai rifugiati volto ad assicurare l’accoglienza ed i servizi per l’integrazione nell’ambito territoriale di Termoli e nella provincia di Campobasso” finanziato all’A.P.S. InFormare E.T.S. per l’importo di €. 159.585,25 con D.P.C.M. 16 maggio 2022 nell’ambito di ripartizione della quota dell’otto per mille dell’IRPEF a diretta gestione statale per l’anno 2019.
L’iniziativa ha come obiettivo quello di sensibilizzare la comunità sul fenomeno dell’immigrazione attraverso la proiezione di film sull’argomento nell’incantevole piazzetta Santa Chiara che rappresenta uno dei punti più suggestivi del centro storico guglionesano e nasce dall’esigenza di creare spazi di riflessione individuale e di gruppo utilizzando il cinema come materiale-stimolo da cui trarre tematiche di discussione nelle tre serate previste del 24, 25 e 26 luglio a partire dalle ore 21.
La scelta dei titoli da proiettare è stata guidata da una linea precisa che Simone D’Angelo, direttore artistico di questo piccolo ma significativo evento, ha voluto tracciare. Durante le tre serate saranno proposti tre titoli che permetteranno agli spettatori di affrontare riflessioni sul tema dell’integrazione e di porre l’attenzione sugli accadimenti che spingono le persone ad affrontare scelte drastiche e scappare dalla propria terra, dai propri affetti e dalle proprie radici. Allo stesso tempo, i film selezionati consentiranno una riflessione sul nostro passato e su quello che hanno subito gli italiani a causa delle discriminazioni.
Il primo titolo indagherà la condizione di quattro donne di origine diversa che stringono un legame indissolubile nascondendosi da un evento terribile. Il film è ispirato ad una storia vera. La seconda serata sarà dedicata alla proiezione di un film ambientato in una città spagnola in Nordafrica dove un bambino intraprende un viaggio doloroso, un padre si avvicina alla figlia e una guardia costiera affronta i sensi di colpa.
Chiuderà la rassegna un titolo italiano che racconta di una sopravvissuta all’Olocausto che ospita bambini in difficoltà e stringe un’amicizia inattesa con un ragazzino di strada che l’ha derubata. L’auspicio dell’organizzazione è che le persone di questo territorio non perdano questa grande occasione di riflettere tutti insieme, a prescindere dalla propria provenienza e religione, per agevolare la crescita di un dialogo a favore dell’integrazione.
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