Si è tenuto questa mattina un incontro con i sindacati nella sede dell’assessorato dell’Industria per discutere delle problematiche riguardanti la società partecipata della Regione IGEA.
Hanno partecipato l’assessore, l’amministratore unico di Igea Salvatore Mattana e le rappresentanze regionale e territoriali fi CGIL, CISL e UIL.
La riunione è stata aperta dall’assessore Cani che ha posto al centro il rilancio della missione della società e l’esigenza di superare ritardi e criticità accumulatesi in questi anni, innanzitutto il tema delle bonifiche con un rilancio nei diversi territori e con un chiaro e definito rapporto con i comuni. Si deve rafforzare il ruolo dell’Igea nel sistema regione con tutte le potenzialità che questa società può sviluppare. È inoltre fondamentale che l’Igea torni nel territorio anche con la sua presenza fisica e con la sua sede amministrativa e di lavoro quotidiano.
L’amministratore unico Salvatore Mattana illustrato un primo e concreto percorso di lavoro teso a risolvere diverse criticità e problemi. La società, che è sana e con grandi potenzialità, oggi è priva di un piano industriale e deve procedere in tempi brevi all’esame e alla approvazione di 4 bilanci non approvati dal 2020 al 2023. Su questi aspetti l’amministratore unico ha illustrato nel dettaglio date e tappe imminenti con cui andranno a risoluzione questi passaggi formali.
Il confronto con le rappresentanze sindacali si è quindi sviluppato in uno scambio di informazioni e proposte che hanno tracciato un percorso di proficua collaborazione fra l’assessorato, IGEA e sindacati. Al centro il rapporto con i comuni e con i territori, le bonifiche e la messa in sicurezza dei siti, il riuso e la riconversione degli immobili e dei siti dismessi. In questo contesto trova urgenza la definizione di un nuovo modello organizzativo e la ricostruzione di una pianta organica ridotta oggi a poche figure che con dedizione e professionalità svolgono il loro lavora, ma con una esigenza di nuove figure apicali e specializzate di cui la società ha bisogno. I sindacati hanno quindi posto l’accento su l’esigenza di accelerare i processi e realizzare, con un organico ridefinito e ampliato, non solo i progetti in ritardo, ma ridefinire con nuove idee e nuove risorse un programma di rilancio della Società. L’IGEA resta uno strumento fondamentale per gestire e realizzare la transizione ambientale legata alla riconversione del lavoro e di nuova manodopera verso specializzazioni e nuove professionalità.
Fonte: comunicato stampa
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