“I pastori al tavolo per un confronto tecnico con la Direzione Generale per parlare della Pac e della nuova programmazione. La politica si deve prendere la responsabilità di difendere il proprio territorio, è un dovere per chi fa questo mestiere. Gli interessi della Sardegna devono essere rappresentati con la massima forza, attendiamo a breve la convocazione di un tavolo nazionale al Ministero dell’Agricoltura”. Lo ha detto l’Assessore dell’Agricoltura, Valeria Satta, che ieri pomeriggio ha convocato in assessorato una delegazione di pastori per discutere insieme a loro delle misure della Politica Agricola Comune (Pac) e del Programma di Sviluppo Rurale (Psr).
I rappresentanti della filiera agropastorale e zootecnica, provenienti da Armungia, Arzana, Bitti, Bolotana, Buddusò, Ozieri, Ollolai, Pattada e Silanos, durante l’incontro hanno messo in evidenza lo svantaggio della Sardegna nella ripartizione delle risorse a livello nazionale ed europeo.
“Il problema – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura – è stata la ripartizione delle risorse da parte dello Stato con la nuova programmazione, che non ha compensato le perdite per quelle regioni che sono passate allo stato di regioni svantaggiate, come la Sardegna. Per questo la Regione ha provveduto autonomamente con un emendamento di Giunta approvato in Finanziaria, con cui sono stati stanziati 23 milioni l’anno per il quinquennio proprio al fine di compensare le perdite sulla programmazione comunitaria (Pac) 2023-2027”.
“Il tavolo odierno è stato un tavolo di confronto, voluto per permettere agli allevatori di sottoporci le loro perplessità, e a noi, di avere da loro informazioni preziose, utili per far valere le istanze isolane nei tavoli tecnici nazionali. Si sono susseguite numerose interlocuzioni con il Governo che è sempre molto sensibile alle nostre richieste. A breve – ha concluso l’assessore Satta – insieme ad alcuni rappresentanti della categoria, e ai tecnici della Direzione, vedremo come impiegare i 23 milioni di euro richiesti in finanziaria sulla programmazione 2024”.
Fonte: Regione Sardegna
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