In una sala gremita, sempre nel rispetto delle norme anti covid, è stato inaugurato il nuovo MuMiSa – Museo di Mineralogia Sardo, che vede la conclusione di un lungo percorso con l’aggiunta di una nuova sala espositiva. Durante la cerimonia di inaugurazione si sono susseguiti gli interventi del Sindaco di Iglesias Mauro Usai, dell’Assessore alla Cultura Claudia Sanna e la Dirigente Scolastica dell’Istituto Maria Romina Lai, illustrando le tappe di avvicinamento a questo evento e il grande valore che. l’istituzione, ha non solo per gli studenti ma per tutto il territorio del Sulcis. Il Sindaco Usai, durante il suo discorso d’apertura, ha letto un comunicato inviato direttamente dal Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, con il quale si congratulava per l’evento definito fondamentale per il territorio.
Il riallestimento e l’aggiunta di una nuova sala, con uno spazio attiguo denominato “Sala dei Ritrovamenti”, sono la giusta conclusione per festeggiare i 150 anni della Scuola, diventando oggi sempre più punto di riferimento per la cultura mineraria di un territorio che ha saputo trasformare il passato in un presente ricco di storia, ricordi e, soprattutto, luoghi di particolare bellezza.
La serata ha visto la premiazione di alcuni studenti meritevoli di aver ideato il logo per i 150 anni dell’istituto, trait d’union tra la formazione moderna e il passato mai dimenticato. L’Aula Magna, infatti, che ha ospitato la cerimonia d’inaugurazione, è stata intitolata a Quintino Sella, politico e scienziato piemontese che valorizzò i giacimenti minerari sardi. A conclusione della serata i partecipanti, insieme alle autorità, hanno visitato il museo con il vecchio spazio espositivo rivisto e l’ala nuova creata ad hoc dall’architetto Merone.
Comunicato Stampa
Venerdì 16 luglio, alle ore 18.00, presso l’Istituto Minerario di Iglesias, in Via Roma 47, verrà inaugurato il MuMiSa – Museo di Mineralogia Sardo.
Verrà aperta al pubblico la seconda sala del Museo, con gli arredamenti storici arricchiti dai dettagli moderni, grazie ad un progetto curato dall’architetto Olindo Merone.
Il Museo custodisce circa 4000 reperti mineralogici, petrografici e paleontologici provenienti da tutto il mondo, ospitati su un fronte espositivo di circa 350 metri quadri, oltre ad un centinaio di reperti archeologici di epoca nuragica, fenicio-punica, romana, medievale, pisana e aragonese, provenienti dalle attività estrattive minerarie.
La seconda sala del Museo, la “Sala delle colonne”, è scandita da 8 teche centrali, 17 perimetrali e 1 teca singolare intarsiata. Tra le teche sono disposte 10 “colonne” dotate di postazioni audio.
Il nuovo layout espositivo permetterà di riconfigurare l’esposizione, mantenendo invariati i contenuti delle storiche vetrine, arricchendoli con nuovi reperti conservati nelle “teche colonne”, permettendo inoltre di programmare i contenuti audio.
Un’importante “appendice” dell’esposizione sarà la “Sala dei Ritrovamenti”, nella quale saranno conservati gli utensili minerari di epoca medioevale ritrovati nel XIX secolo da Leon Gouin, ingegnere e archeologo francese, autore di importanti pubblicazioni sulla storia delle attività minerarie in Sardegna.
Venerdì 16 luglio, contestualmente all’inaugurazione della nuova sala del MuMiSa, è prevista inoltre l’intitolazione dell’Aula Magna dell’Istituto Minerario a Quintino Sella.
Successivamente verranno premiati gli studenti che hanno partecipato al progetto di elaborazione grafica del logo per i 150 dalla fondazione della Scuola.
“In questo modo – ha spiegato il Sindaco Mauro Usai – viene completato il Museo di Mineralogia, ospitato nell’Istituto Minerario. Sarà il Museo più importante di Iglesias e avrà una rilevanza nazionale ed internazionale, in quanto al suo interno verrà ospitata la collezione raccolta da Leon Gouin.
Un traguardo importante, in continuità con quanto svolto dal Sindaco Gariazzo e che si conclude con questaAmministrazione”.
“Chiudiamo un progetto a cui ci siamo dedicati per mesi insieme agli uffici comunali, all’Università di Cagliari (Corso di Laurea in Geologia), all’Associazione Mineraria Sarda e all’Istituto Asproni-Fermi,”, prosegue Claudia Sanna, Assessore alla Cultura.
“La pandemia ha rallentato i lavori più volte, ma ora ci siamo: dal 16 luglio Iglesias potrà vantare il Museo Sardo di Mineralogia”.
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