Era la sera del 14 luglio 2016, quando intorno alle ore 22:30, sulla Promenade des Anglais, la passeggiata sul lungomare di Nizza, tantissime persone stavano assistendo allo spettacolo pirotecnico allestito per le celebrazioni della Festa Nazionale Francese. Per l’occasione il lungomare fu trasformato in isola pedonale.
Improvvisamente un autocarro, nonostante i posti di blocco delle forze di ordine, riuscì ad arrivare a velocità sulla folla investendo centinaia di persone e provocando il panico. La corsa del veicolo proseguì per 1.847 metri, durante la quale il conducente sparava all’impazzata, forzando la zona pedonale e procedendo zigzagando, così da provocare il numero massimo di vittime. Morirono 86 persone di cui 5 italiani.
La folle corsa fu bloccata solo dopo che la polizia, sparando contro la cabina di guida, riuscì ad uccidere l’uomo dell’attentato. Furono circa 200 i feriti.
L'attentatore
Dopo anni ancora non si riesce a spiegare come Mohamed Lahouaiej Bouhlel, franco-tunisino di 31 anni, noto alla polizia per violenze e uso di armi, in libertà vigilata, riuscì a beffare i servizi di sicurezza della Promenade fingendosi un fornitore di gelati. All’epoca, il premier Manuel Valls lo definì “un terrorista legato all’Islam radicale“. Dopo l’uso del “camion” sulla folla a Nizza, tante altri furono gli attentati che utilizzarono questo metodo. I messaggi furono codificati e suggeriti nel magazine on line dell’Isis ‘Rumiyah’ del novembre 2016: “Nonostante facciano parte della vita moderna di tutti i giorni – si legge in una pagina della rivista pubblicata poco prima della strage nella capitale tedesca – pochi comprendono il potenziale distruttivo dei veicoli a motore e come siano in grado di mietere un gran numero di vite umane se usati in modo premeditato. Ciò è stato dimostrato in modo superbo dal fratello Mohamed Lahouaiej-Bouhlel che, viaggiando a una velocità di 90 km orari, ha fatto piombare il suo tir di 19 tonnellate sulla folla che celebrava il Giorno della Bastiglia a Nizza, ha ucciso 86 cittadini Crociati e ne ha feriti altri 434″.
Riportiamo solo le stragi del 2016 che seguirono quella di Nizza, ma anche negli anni successivi ci furono altri attentati con terroristi che usarono questo tecnica.
28 novembre 2016: Ohio State University, Usa: uno studente investe con un’auto alcune persone. Poi scende dal veicolo armato di coltello per ferirne altre prima di essere ucciso da un agente.
19 dicembre 2016: il tunisino Anis Amri alla guida di un camion rubato investe e uccise 12 persone in un mercatino natalizio a Berlino.
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