Tra chiusure, blocchi alla circolazione e restrizioni dovute all’emergenza sanitaria ed economica in atto, il 2020 è stato un anno difficile anche per il mondo del trasporto merci e persone su strada. Continental, brand che da 150 anni fa della sicurezza su strada e dell’innovazione tecnologica la propria missione, ha realizzato un Osservatorio sui macro trend del trasporto pesante con l’obiettivo di fornire una panoramica del settore sia a livello nazionale, sia a livello locale. Per capire quanto ha inciso la pandemia sullo sviluppo del comparto dei mezzi pesanti in Sardegna, l’Osservatorio ha analizzato i dati relativi alle nuove immatricolazioni, ai tipi di alimentazione, all’anzianità e alle categorie Euro* del parco circolante in Regione e nelle singole province.
Calo immatricolazioni trasporto persone: Cagliari -80,8%
Nel 2020 in Italia le immatricolazioni di mezzi pesanti per il trasporto merci con oltre 16t sono state 19.616, il 14,2% in meno rispetto al 2019. La Sardegna si muove in controtendenza e segna una crescita del 19,3% rispetto al 2019. Con ben 130 nuove immatricolazioni, Cagliari registra l’aumento più importante: +106,3%.
Per il trasporto persone, le immatricolazioni di autobus di oltre 3,5t in Italia sono passate da 4.935 del 2019 a 3.404 del 2020 (-31%). Più incisivo il calo della Sardegna che con 64 nuove targhe segna -59%. Tra le province la situazione è altalenante: Cagliari chiude in negativo con -80,8% e 19 registrazioni.
Alimentazione bus, a Cagliari elettrico e benzina sotto l’1%
Lo scorso anno, il parco circolante di autocarri merci in Italia ha raggiunto le 4.221.718 unità. La quasi totalità di questi sono alimentati a gasolio (91,6%); i rimanenti sono a benzina (4,6%), a metano (2,2%), a benzina e gas liquido (1,2%), ibridi ed elettrici (0,1% ognuno). Stesso schema in Sardegna: sul podio gasolio e benzina (94,66% e 4,55%). Sotto l’1% le altre fonti e ibrido ed elettrico hanno quote pressoché irrilevanti (0,05% e 0,06%). Cagliari segue la media regionale, ma vede uno 0% di metano. Le fonti ibride ed elettriche si fermano entrambe allo 0,1%.
Il parco autobus nel nostro Paese registra nel 2020 99.883 unità. Anche in questo contesto la maggioranza dei mezzi in circolazione sono a gasolio (93,7%), seguiti però dal metano (4,8%). Sotto l’1% rimangono l’elettrico, il benzina, benzina e gas liquido e l’ibrido. Il gasolio resta la fonte in assoluto più diffusa anche in Sardegna dove raggiunge il 99,4%, mentre il metano e l’ibrido non sono presenti. Nel capoluogo si azzera anche il benzina e gas liquido, l’elettrico registra lo 0,3% e supera il benzina a 0,2%.
A Cagliari un autobus su 4 ha oltre 20 anni
La fascia di anzianità maggiormente rappresentata all’interno del parco circolante italiano di mezzi pesanti per il trasporto merci è quella da 10 a 15 anni (18,9%), seguita dai 15-20 anni (17,9%) e 20-30 anni (15,7%). In Sardegna la fascia preponderante si alza ai 15-20 anni (23,6%) seguita dai 10-15 (20,1%) e dai 20-30 (19,6%). Cagliari ospita la quota maggiore di autocarri di massimo 5 anni (12%) ma nonostante questo i mezzi di oltre 30 anni arrivano al 18,3%.
Considerando il parco autobus nel nostro Paese, emerge che quelli più recenti (da 0 a 5 anni) sono il 19,4% del totale, mentre quelli più vecchi, di oltre 20 anni, il 25,7%. Nella fascia intermedia da 5 a 20 anni, si colloca la maggior parte del parco circolante. In Regione la fascia più recente scende al 10,2%, mentre quella dei veicoli più datati si alza a 30,6%. La provincia di Cagliari ha un parco datato con la quota di bus ultraventennali che sfiora il 25% e quella di mezzi di massimo 5 anni che si attesta al 9,7%.
A Cagliari più del 27% del parco autobus è Euro 0, 1 e 2
Dall’analisi della categoria Euro dei mezzi pesanti per trasporto merci in circolazione a livello nazionale emerge un’importante presenza di veicoli molto recenti (Euro 5 ed Euro 6), che corrisponde al 31,8% del totale; ciò nonostante, quelli più vecchi (Euro 0, Euro 1 ed Euro 2) continuano a coprire una quota superiore (33,3%). Anche in Sardegna gli autocarri Euro 0,1 e 2 sono molto al di sopra della quota di Euro 5 e 6 (41,8% vs 16,5%). Nonostante il numero di Euro 5 e 6 sia nettamente inferiore rispetto a quello delle classi inquinanti, il capoluogo detiene il parco “meno” inquinante della Regione con il 20,4% di classi recenti e il 39,1% di Euro 0, 1 e 2.
In Italia la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 38,2%. Vi è però ancora in circolazione un’ampia quota di categorie più vecchie, ed Euro 1, Euro 2 ed Euro 3 arrivano al 38,6% del totale. In Regione il 34,5% è Euro 0, 1 e 2, mentre le classi meno inquinanti sono il 20,8% del totale. A dimostrazione di quanto detto sopra, a Cagliari gli Euro 5 e 6 sono il 17,9%, meno delle categorie obsolete (27,1%, percentuale più bassa della Regione).
Fonte: Comunicato Stampa Continental
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