È noto che il Sulcis Iglesiente sia definito il territorio più povero d’Italia a livello economico e quindi lavorativo e le poche realtà esistenti stentano a ripartire. A sottolinearlo è la Confsafi che in una nota si dice preoccupata per una probabile situazione che si starebbe per creare alla Portovesme srl “Senza nessuna intenzione di polemizzare, – scrive il segretario regionale Fabio Enne – la nostra sensibilità non è certamente cambiata nei confronti della gravissima situazione economica nel Territorio del Sulcis, conseguentemente il dato dei disoccupati e dei lavoratori espulsi dai cicli produttivi, i più fortunati, se così possiamo definirli, in mobilità o in regime di ammortizzatore sociale, prosegue inesorabile verso una crescita costante. In questa condizione, ci sentiamo in dovere di dissentire ogni qualvolta vengono disattese le aspettative di un Territorio in affanno, in particolare sull’aspetto del lavoro e dell’occupazione. Da fonti che stiamo verificando, all’interno dello Stabilimento della Portovesme S.r.l., sarebbero in arrivo diverse decine di lavoratori provenienti dalla Spagna, che saranno impiegati nelle manutenzioni interne.”
La domanda che si pone il sindacato è perché si debba ricorrere a personale estero quando, probabilmente, il territorio ha delle professionalità adatte all’azienda “Avremo preferito – prosegue Fabio Enne – che all’interno dell’Azienda la cui produzione è ormai consolidata da tempo nel nostro territorio, per la quale ci sentiamo anche protagonisti nell’avere costruito nel tempo le condizioni di prospettiva, venissero indirizzati maggiori sforzi a beneficio dell’Economia Territoriale e Sarda, privilegiando le nostre imprese locali e utilizzando le nostre professionalità. Non vogliamo credere che tra le migliaia di qualifiche professionali esistenti fra i nostri lavoratori, : sia necessario ricorrere a imprese esterne, se così fosse, ci piacerebbe conoscere le dinamiche che portano all’utilizzo di personale estero, e per tanto, siamo disponibili al confronto, più volte ricercato, sebbene consapevoli di essere un Sindacato Autonomo, forse considerato scomodo o inopportuno, ma presto, per sollevare tutti da ogni debole pretesto, firmatario del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro per gli addetti alle imprese chimiche, nel frattempo assolutamente rispettoso delle normative vigenti con capacità negoziali affermate.”
In attesa che l’azienda risponda ai giusti quesiti posti, la Confsafi non perde tempo e sollecita il prefetto e l’intero territorio “Indirizzeremo queste nostre perplessità, che valgono per tutte le realtà industriali, al Prefetto ed alla stessa Direzione Aziendale della Portovesme S.r.l., con la quale è di nostro auspicio una proficua collaborazione invitando tutti gli interessati nel privilegiare una ripresa economica e sociale del Sulcis e dell’intera Sardegna.”
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