Quarantena obbligata, come trasformare le restrizioni in opportunità per il settore turistico
C.Darwin “Non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti”
Ci stiamo interrogando da settimane su come sarà il dopo Coronavirus, cosa cambierà dentro e fuori di noi? Cosa succederà al tessuto sociale ed economico? Certamente nessuno di noi è in grado di dare delle risposte certo è che dovremmo essere pronti al cambiamento.
Dobbiamo iniziare a pensare a riorganizzare le nostre vite, le nostre aziende, a programmare il nostro futuro cambiando l’obiettivo, come si fa con una reflex per cogliere la luce migliore.
Il settore del turismo è certamente quello dal futuro più incerto, all’orizzonte solo preoccupazione e la paura che quando ripartirà possa farlo a rilento e con qualche preoccupazione.
Stiamo parlando di una macchina con un motore da 232,2 miliardi di euro (Rapporto Banca d’Italia Eurosistema) che offre occupazione a 3,5 milioni di persone. Il turismo è quel delicatissimo fil rouge che valorizza il patrimonio storico, culturale, naturalistico ed eno-gastronomico della Bella Italia.
Nella tempesta è bene rimanere fermi al centro in osservazione, nel frattempo possiamo puntare a sviluppare sistemi di e-commerce strategici per ricercare nuove forme di entrate. Non tutti magari si sentiranno pronti per acquistare, ma annoiati dentro alle loro abitazioni gli italiani di certo hanno tempo per “navigare” anche solo per rimanere in contatto con il resto del mondo e per ricordare le buone “abitudini” come il viaggiare.
Il momento è perfetto per far crescere il proprio brand purché in chiave “slow”, è importante far sentire la vicinanza attraverso immagini positive condividendo lo spirito nella community. La grande forza che il popolo italiano ha dimostrato nell’affrontare i dopo guerra e le catastrofi naturali è la risorsa che permetterà a tutti noi di reagire anche questa volta, ci rialzeremo più forti di prima.
Ma dove e quando, Italia o estero?
Gli opinionisti pensano che si muoverà prima il turismo italiano il così detto “fuori porta”, la situazione dovrebbe evolvere al meglio prima qui che altrove; in questo momento è difficile pensare alla riapertura dei confini al turismo di massa. E’ il momento per gli operatori turistici di pensare a valorizzare il proprio prodotto esaltandone le caratteristiche per distinguersi dai competitors facendo storytelling del proprio brand. Il mercato domestico potrebbe giocare un ruolo da leone in questo caso sia per ragioni psicologiche che oggettive.
I Tour Operator stanno a guardare?
Alpitour ha avviato una campagna sui social chiamata #ciriprenderemo che è un invito, dal sapore poco commerciale ma più di comunicazione prospettica. I messaggi saranno “ci riprenderemo gli spettacoli, ci riprenderemo la notte, ci riprenderemo gli abbracci, ci riprenderemo le distanze intese non come le distanze sociali che ci hanno imposto adesso, ma le distanze geografiche”. Un messaggio di serenità a guardare avanti.
“Ripariamo l’Italia” con il Manifesto del Turismo Italiano.
Il turismo sta vivendo la crisi economica, finanziaria, operativa più grande della sua storia. Ecco perché nasce il Manifesto del Turismo Italiano. Per la prima volta aziende private, in qualche modo concorrenti, si uniscono per lanciare un grido di allarme su uno dei settori più colpiti da questa crisi e diventano i promotori del Manifesto per il Turismo Italiano, con l’hashtag #ripartiamodallitalia.
Un’iniziativa che chiama a raccolta le istituzioni, tutti coloro che vivono di turismo e quanti, anche da semplici cittadini e viaggiatori, vogliono esprimere il proprio sostegno e far ripartire nel prossimo futuro quello che è, nel suo insieme, un settore economico fondamentale per il Paese e uno dei suoi elementi di orgoglio e identità più forti.
L’adesione è aperta a tutte le sigle del settore e ai consumatori, che potranno aderire alla piattaforma su change.org ed essere aggiornati sulle azioni in corso sul sito www.ripartiamodallitalia.it
Sardegna, la meta preferita dagli Italiani in quarantena.
Una recente indagine condotta da Portale Sardegna su un campione di viaggiatori italiani, conferma che la maggior parte dei nostri connazionali abbia la voglia e il desiderio di viaggiare, nonostante la drammatica situazione che stanno vivendo. Il sondaggio sottolinea che soltanto il 7% degli intervistati prevede di non partire affatto per le vacanze estive, di cui la maggior parte (l’83%) a causa dell’emergenza da Codiv-19 e della paura che le restrizioni non termineranno.
Tra gli ottimisti sulla situazione futura, che prevedono quasi certamente di fare le vacanze la prossima estate, il 96% punta a “spendere” in Italia, e tra questi, l’82% indica la Sardegna tra le destinazioni più probabili per la propria vacanza estiva.
In previsione di tutti questi arrivi estivi, le più grandi realtà imprenditoriali dell’intera filiera del turismo sardo stanno già pensando a un piano d’azione efficace, anche per mantenere la popolazione tranquilla. Al fine di tutelare tutti i cittadini della Sardegna e chi intende prenotare le proprie vacanze, dando voce alle principali apprensioni emerse, Portale Sardegna è promotrice del progetto “Sardegna Isola Sicura” a cui hanno aderito i principali operatori turistici sardi. Il progetto è finalizzato all’implementazione di una strategia imprenditoriale coordinata affinché, dopo la crisi, si adottino nuovi standard di servizio che consentano ai nostri ospiti di vivere serenamente una vacanza in Sardegna, mediante l’attivazione, già da subito, di una serie di best practice in linea con le direttive regionali e nazionali.
Portale Sardegna è il tour operator online quotato in Borsa e specializzato proprio sull’isola dei nuraghi: proprio per invitare italiani, ma non solo, a scegliere l’isola nonostante tutto per le vacanze estive, sta proponendo vantaggi esclusivi con la sicurezza di poter annullare la prenotazione fino a pochi giorni prima della partenza usufruendo del servizio cancellazione gratuita.
Inoltre, per i viaggiatori che quest’anno sceglieranno la Sardegna sarà a disposizione l’innovativa rete dei Sardinia Local Expert, che, nei Portale Sardegna Point aperti nelle principali località dell’isola, offriranno un’assistenza speciale personalizzata in loco, per vivere tutte le migliori esperienze del territorio sardo, ricevendo supporto e informazioni di ogni tipo.
Ci sono alcune spiagge caraibiche e altre simili a quelle che si incontrano nell’Oceano indiano, c’è un entroterra selvaggio come quello del Costa Rica e un Sulcis tutto da scoprire percorrendo i sentieri del Cammino Minerario di Santa Barbara che unisce il mare ai monti saltando da un sito minerario ad uno archeologico.
#tuttoandràbene
#distantimauniti
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