MILANO – Il futuro della Fininvest è nelle mani di Marina e Pier Silvio Berlusconi a cui va la maggioranza dell’azienda di famiglia dopo la morte del padre, secondo quanto stabilito dal testamento di cui sono stati diffusi i dettagli. I due figli della prima moglie del fondatore di Forza Italia insieme avranno il 53%, ma “nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest”, ha specificato in una nota la holding.
Tre in tutto i testamenti che dividono l’eredità, nel primo i lasciti ai figli, la cosiddetta quota disponibile a Marina e Pier Silvio e, si legge, “tutto il resto in parti uguali ai miei cinque figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi”. Un secondo testamento stabilisce un lascito di 100 milioni per il fratello Paolo.
In un terzo documento scritto a mano, 100 milioni per la compagna Marta Fascina e 30 per Marcello Dell’Utri. Il documento è stato scritto nel 2022 mentre Berlusconi andava al San Raffaele, in seguito consegnato al notaio dalla stessa Fascina in una busta non sigillata con scritto “ai miei figli”: “Se non dovessi tornare vi prego di prendere atto di quanto segue”, scrive Berlusconi, “per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me”.
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