MACERATA – L’Università di Macerata e il Cinema Italia propongono una serata di confronto e approfondimento sul ruolo delle donne all’interno degli ambienti accademici, in particolare in quelli legati alle cosiddette Stem, ossia scienza, tecnologia, ingegneria e matematica. Mercoledì 3 aprile alle 21 sarà proiettato “Il teorema di Margherita”, film franco-svizzero presentato al Festival di Cannes e vincitore ai César. Protagonista è una giovane dottoranda in matematica della Scuola Normale Superiore di Parigi: unica donna in un contesto ancora prettamente maschile, è la mente più brillante dell’istituto e sarà anche l’unica a risolvere il teorema citato nel titolo, la congettura di Goldbach.
Lo spettacolo sarà accompagnato da un approfondimento a più voci con le docenti Natascia Mattucci, delegata di Ateneo all’uguaglianza di genere, Ines Corti, esperta di diritti fondamentali, con attenzione ai diritti delle donne e dei minori, e Ninfa Contigiani, che ha approfondito il tema della lotte delle donne per il riconoscimento dei loro diritti. L’ingresso è a prezzo ridotto per tutti. Le donne sono state sempre tenute lontane dal campo scientifico fino a tempi molto recenti e gli stereotipi di genere esistono ancora oggi, dalle aule scolastiche alla comunità di ricerca. Tuttavia molte donne hanno avuto un ruolo decisivo nella storia della matematica.
E ritroviamo alcuni dei loro tratti in Margherita, la protagonista del film. Ipazia d’Alessandria, figlia del matematico e astronomo Teone, crebbe all’Università che considerava casa sua e dove avrebbe poi insegnato matematica e filosofia. Emmy Noether iniziò la sua carriera accademica senza uno stipendio, poiché alle donne veniva negata la possibilità di avere una cattedra. Otterrà finalmente fama internazionale in seguito al suo lavoro, elogiato dallo stesso Einstein. Maryan Mirzakhani, specializzata in dinamica e in geometria delle superfici, è stata la prima donna, dopo 52 uomini, ad aver vinto la Medaglia Fields, considerata il Nobel della Matematica.
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