Il TAR Sardegna ha accolto il ricorso legale del BioDistretto Sud Sardegna ed Arcipelago del Sulcis presentato dagli avvocati Giulia e Giuseppe Andreozzi contro il rigetto del riconoscimento, un atto indispensabile per dare vita ad un BioDistretto. Ora la Regione dovrà riaprire l’istruttoria alla luce delle motivazioni della sentenza. Secondo i magistrati del Tribunale Amministrativo non possono essere condivise le ragioni per cui il competente Servizio dell’Assessorato all’Agricoltura ha negato il riconoscimento: non è previsto dalla norma che non possano essere costituiti due BioDistretti nello stesso territorio e non è vero che il progetto del BioDistretto Sud Sardegna sia stato realizzato senza il coinvolgimento degli Enti Locali dato che è provato che gli stessi hanno deliberato in tal senso (una decina di Comuni delle province interessate e la Citta Metropolitana di Cagliari). Il TAR ha preso atto che già l’Amministrazione Regionale aveva recepito, come richiesto dal BioDistretto, di non considerare ostativo l’ancora scarsa rilevanza delle filiere olivicola e vitivinicola in termini distrettuali che in un primo tempo era stata indicata come motivo di rigetto dell’istanza.
Ora la Regione deve riesaminare la richiesta di riconoscimento alla luce di quanto deciso dal TAR che ha fatto cadere, ad una ad una, ogni motivazione contraria al Riconoscimento stesso.
“E’ nostra grande soddisfazione” ha detto Ignazio Cirronis, pioniere dell’agricoltura biologica in Sardegna “che il TAR ci abbia dato ragione. Abbiamo spiegato in tutti i modi che la Sardegna non poteva essere l’unica Regione che riconosce un solo Distretto Biologico ed abbiamo risposto, senza esito positivo, punto su punto alle obiezioni dell’Amministrazione Regionale. E, poi, perché trascurare che al nostro BioDistretto aderiscono tre delle quattro più rappresentative organizzazioni agricole (Copagri, CIA, Confagricoltura), due tra le più importanti associazioni ambientaliste e dei consumatori, Legambiente e Slow Food, l’unica Organizzazione di Produttori Biologici riconosciuta dalla Regione e dalla Comunità Europea, S’Atra Sardigna, la più importante Associazione di promozione del biologico sardo, ASAB Sardegna e tante aziende biologiche del Sud Sardegna? Ci auguriamo che la Regione faccia presto perché siamo pronti a partecipare ai bandi ministeriali sui BioDistretti e non vorremmo essere impediti a farlo per un mancato riconoscimento per ragioni che il TAR ha ritenuto non valide.”
Fonte: comunicato stampa
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