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Il ritorno della settimana più importante dell’anno: Domusnovas e la Festa di Santa Maria Assunta

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Non è stato semplice, ma tre anni senza l’appuntamento principale Domusnovas non lo poteva accettare, anche perché in questi ultimi anni sia a causa della Pandemia che non ha permesso il regolare svolgimento delle feste paesane sia per l’interesse sempre più scarso delle nuove generazioni, anche il Ferragosto domusnovese che per anni ha attratto le generazioni di giovani domusnovesi e di molte parti del Sulcis Iglesiente stava per trasformarsi in un quadro desolato senza protagonisti.

Il lavoro del Comitato ‘80/’81/’82 con il patrocinio del Comune di Domusnovas ha evitato questo scenario regalando alla comunità la tanto amata Festa dell’Assunta e rivitalizzando una piazza che da pochi anni a questa parte è sempre meno partecipata.

Nonostante le scarse adesioni e il pochissimo tempo a disposizione con tanto lavoro e con impeccabile organizzazione, nel giro di un mese e mezzo il Comitato, che quest’anno ha visto protagonisti i quarantenni classe 1982, insieme ai nati nel 1980 e nel 1981 che nel 2020 e nel 2021 a causa del Covid non hanno potuto organizzare la Festa, è riuscito nell’arduo compito di regalare a Domusnovas la Festa più importante dell’anno.

Partita con il tradizionale allestimento del Carro della Legna: “Su Carru de sa linna”, la Festa si è concentrata durante tutta la settimana a cavallo di Ferragosto con delle serate che hanno visto la partecipazione di più fasce d’età.

C’è stato spazio per tutti: dall’animazione per bambini alla musica e ai balli della tradizione, al teatro itinerante e agli spettacoli di comicità, si è ballato con il DJ Set anni ’90 e si è potuta apprezzare anche la cultura locale con una mostra legata all’arte della tessitura organizzata dall’Associazione Circhiola che si è svolta nel locale del Monte Granatico e con i centrini sospesi che decorano il Corso Repubblica.

Non sono mancati i momenti di Fede, con la processione solenne della scorsa domenica che si è svolta per le vie del paese, alla quale hanno partecipato la Confraternita della Madonna Addolorata, i gruppi folk domusnovesi di San Giovanni e Sant’Ignazio, le famiglie domusnovesi dei Lusci e dei Lebiu che hanno partecipato con gli abiti tradizionali di famiglia, la Comunità Desulese, il gruppo siliquese di Santa Margherita e quello di Santa Giuliana di Serbariu, la Proloco di Iglesias e Is Messaiusu di Barbusi, accompagnati dai suoni della Banda Musicale Pietro Mascagni che insieme ai trattori addobbati e ai cavalieri hanno potuto accompagnare la Santa dopo due anni di stop forzato, mentre l’ingresso in Chiesa del simulacro è stato accompagnato dalla voce soave di Gino Dessì che intonato l’Ave Maria dedicandolo proprio alla Santa, immancabili infine i fuochi d’artificio che hanno concluso la serata.

Evento finale della Festa di Santa Maria Assunta come da tradizione è stata l’estrazione dei biglietti della lotteria del Carro della Legna, che quest’anno ha raggiunto un importante traguardo ovvero quello dei 10,000 tagliandi staccati e venduti.

È stata (se si può dire) la Festa della Ripartenza per Domusnovas, un momento che mancava ormai da troppo tempo ma che purtroppo non ha fatto mancare i soliti lamenti e le considerazioni negative che però non hanno inciso sul regolare svolgersi degli eventi.

Sappiamo bene infatti che organizzare degli eventi di questo calibro non è facile perché oltre all’impegno e alla buona volontà personale c’è bisogno anche di risorse sia in termini economici che di persone e spesso non è facile reperire con facilità il tutto. Esemplare è stata la dimostrazione che il Comitato 1979 (che ha organizzato la Festa nel 2019) ha dato quest’anno, non tirandosi indietro ma aiutando i colleghi nell’organizzazione e gestione dell’intero periodo festivo mettendo a disposizione tempo ed esperienza per il bene della comunità.

Una comunità che senza il lavoro di pochi ragazzi stava rischiando di perdere un appuntamento importante con la tradizione ed è per questo che un grazie è forse troppo poco nei loro confronti.

Importante sarà dunque in futuro trarre i giusti insegnamenti per poter riuscire a mantenere viva questa importante Festa oltre a tutti gli altri eventi del paese.

di Gianmatteo Puggioni

Foto di Franca Gioi 

 

 

 

 

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