Il presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino è intervenuto a ‘La politica nel pallone’ su Gr Parlamento per parlare delle misure di aiuto al calcio italiano: “Noi dobbiamo fare il nostro compito, ma a fronte dei 600 milioni persi a causa delle misure restrittive, abbiamo chiesto delle misure di ristoro – riporta Calcioefinanza.it -. Chiediamo, in particolare di differire i termini di pagamento, non vogliamo sottrarre soldi dalle casse dello Stato. Il problema è che né il sottoscritto, né il presidente della FIGC Gravina, abbiamo mai ricevuto però risposte dal governo. Mi aspetto più sensibilità, attenzione e cura perché ci sono 32 milioni di italiani che seguono questo sport“.
Rischio stop per la Serie A? Il presidente Dal Pino ha detto: “Non vedo alcun motivo che possa portarci ad interrompere il campionato“.
Sulle polemiche legate ai diversi comportamenti delle ASL su tamponi e quarantene, Dal Pino sentenzia: “Abbiamo il protocollo più severo d’Europa, concordato e approvato dal Ministero della Sanità. L’abbiamo sempre rispettato e laddove ci sono stati dei dubbi c’è la Procura che indaga. Da maggio abbiamo ricominciato in modo esemplare e inoltre abbiamo chiesto alla Federazione medico sportiva di proporci un protocollo se possibile ancor più severo. Più di così non possiamo fare“.
Fondi
Dal Pino parla della chiusura dell’affare riguardo l’ingresso dei fondi di investimento nella media company della Lega di A: “Il frutto è maturo. Sono passati diversi mesi di lavoro intensissimo. Il comitato incaricato ha fatto un lavoro incredibile negli ultimi 30 giorni, per cui credo che mercoledì sarà un momento importante per il futuro del calcio. Credo che sia di per sé una cosa splendida che in un momento così difficile per il Paese, il mondo e l’economia, la Lega di Serie A sia in condizione di valutare una partnership e un percorso strategico in cui potrebbe essere accompagnato da un partner industriale che apporta importantissime risorse finanziarie in un settore che è allo stremo“.
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