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Il Presidente De Luca non si allinea alle direttive nazionali: “la Campania farà a modo suo”

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Vincenzo De Luca, Governatore della Regione Campania, ha parlato ai cittadini tramite una diretta Facebook, come suo solito.

Sul Presidente campano se ne sentono e leggono tante. Personaggio odiato ed amato al quale però si riconosce un merito raro di questi tempi: dire sempre ciò che pensa. Non è la prima volta che De Luca, pur essendo uomo del PD, critica l’operato del governo 5Stelle-PD.

Dal ‘somaro’, riferito all’avversario politico Salvini, fino agli auguri di pronta guarigione per la “prostatite ai polmoni” rivolti a Flavio Briatore, De Luca fa (anche) dell’attualità un importante aspetto comunicativo.

Non è un caso infatti se le visualizzazioni su YouTube schizzino alle stelle (complici anche le imitazioni del comico Crozza). Gran parte dei commenti sono indirizzati proprio a quest’ultimo, anche se c’è qualcuno che sottolinea come ormai De Luca sia ‘inarrivabile’ in quanto a capacità dialettiche.

Meriti e numeri a parte, quello che attualmente tiene banco é il discorso relativo alla riapertura delle scuole. Su questo punto De Luca è stato molto chiaro: i contagi tra i residenti aumentano e, data la densità abitativa, le condizioni per la riapertura non ci sono.

La comunicazione ufficiale ancora non è stata rilasciata, si attendono i numeri dei contagi di inizio settimana prima di potersi pronunciare in maniera definitiva.

Ad ogni modo, meritano assoluta rilevanza alcuni passaggi della conferenza: “perché non abbiamo preso ancora una decisione ufficiale? Perché stiamo cercando di far arrivare in Campania quanto più materiale possibile, altrimenti non sarebbe arrivato niente. La situazione, ad oggi, non è tale da permettere di riaprire in tranquillità il 14. Abbiamo valutato il personale (solo il 23,8% ha fatto il test sierologico), le aule, i trasporti, la misurazione della temperatura. L’orientamento del governo lo considero sbagliato, quindi la Regione Campania si muoverà in maniera diversa. Il governo dice di misurare la temperatura a casa, la mattina. Francamente sono fuori dal mondo. Hanno idea di che cosa sia la mattina in una famiglia normale? Non sarebbe compito della Regione, ma per fare una mano abbiamo stanziato un bonus di 3mila euro perché gli edifici scolastici si dotino di termo-scanner”.

Non manca infine una frecciatina alla ministra della Pubblica Istruzione, Lucia Azzolina: “dalla riunione fatta in Regione è emerso un problema per il personale. Entro il 14 settembre ci sarà tutto l’organico dello scorso anno, ma questo numero non basterà. Dobbiamo dividere le classi per non avere 32 alunni in classe, quindi ne dobbiamo avere di più. Non personale sulla carta, ma già pronto. Ecco perché sarebbe stato utile stabilizzare i precari. Avremo anche il cosiddetto personale fragile di chi ha problemi di salute che si metterà in malattia ma, ad oggi, non abbiamo ancora un dato disponibile”.

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