Domenica 4 dicembre 2022 alle ore 19,00 si inaugura la XXVII edizione della Mostra Internazionale d’Arte Presepiale allestita presso Il Complesso Monumentale del Convento di San Francesco di Giffoni Valle Piana (Sa), alla presenza di autorità civili e religiose. A rappresentare la Sardegna, ci saranno il presepe dell’Associazione Culturale Sardinian Events di Portoscuso e di altri artisti e artigiani di Sant’Antioco, Selargius, Nuoro, Borore, Nuxis, Iglesias, Assemini e Carbonia.
Torna il Natale, ritorna l’antica tradizione dei presepi per grandi e piccini ma, soprattutto per gli appassionati dell’arte presepiale che in tutto il periodo dell’anno preparano le scenografie ricche di sentimento religioso per accogliere la Natività e i personaggi del presepe.
L’anno che arriverà, il 2023 segna l’anniversario degli 800 anni della nascita del Santo Presepe ideato da San Francesco d’Assisi. L’organizzazione di questo grande evento è opera del Comune di Greccio, piccolo paese sulla conca di Rieti dove il poverello d’Assisi, nel lontano 1223 ideò il presepe con tutti gli abitanti della borgata.
Accogliendo l’invito della Chiesa di Rieti , la Provincia di San Bonaventura dei Frati Minori con i Comuni di Greccio e Rieti e il sostegno della Regione Lazio, della Fondazione Varrone e la collaborazione dell’Associazione Italiana Amici del Presepio, Sardinian Events di Portoscuso allestirà due significativi diorami che rappresentano San Francesco in adorazione davanti alla Natività: a Portoscuso nella prestigiosa vetrina di via Giulio Cesare di Eugenia Marongiu, mentre la seconda inserita nella Mostra d’Arte Presepiale di Giffoni Valle Piana (Sa) presso il Convento di San Francesco.
XXVII Mostra Internazionale d’Arte Presepiale
La Mostra d’Arte presepiale allestita nel Convento di San Francesco è un appuntamento consolidato, che ogni anno stupisce gli appassionati di questa antica tradizione popolare. L’edizione di questo Natale “I Presepi del Mediterraneo” avrà modo di presentare manufatti di artisti e artigiani provenienti dal bacino del mediterraneo: Campania, Calabria, Puglia, Abruzzo, Puglia e Sardegna ed ancora i paesi esteri che si affacciano nel Mediterraneo: Spagna,Malta, Grecia, Egitto e Albania. A coadiuvare nel settore logistica Ignazio Alberto Cherchi che affiancherà l’amico Michele Russo. La partecipazione della Sardegna conta di venti opere presepiali provenienti dall’isola tra cui farà bella vista il presepe di Portoscuso ad opera di Salvatore Lai, Mariangela Musu, Angela Uras, Luca Cossu, Agostino Frau, Ignazio Alberto Cherchi e Leo Basilio Pusceddu; un lavoro d’equipe che, giorno dopo giorno, gli autori hanno messo in scena una Natività con i costumi tradizionali di Portoscuso.
Mostra devozionale del Divin Infante “Puer natus est nobis”
Ma l’impegno di Sardinian Events vede il presidente Leo Basilio Pusceddu collaborare con l’organizzazione della Mostra d’Arte presepiale di Giffoni quale curatore dell’esposizione dei Bambinelli “Puer natus est nobis” che affiancherà il direttore artistico della mostra il prof. Claudio Mancino. I Bambinelli, provenienti da collezionisti di tutto il territorio italiano è un percorso d’arte legato alla religiosità popolare alla scoperta della devozione del Santo Bambino, un viaggio nel tempo che parla di arte e di fede.
“Per onorare l’antica tradizione dei Bambinelli, – commenta Leo Basilio Pusceddu, – si è voluto presentare questa sezione in sintonia con l’800 Anniversario della nascita del Presepe di Greccio, un valore che va ad aggiungersi alle molteplici iniziative dell’evento a carattere internazionale. Una sezione che ci porterà a conoscere le motivazioni che hanno portato alla contemplazione da parte del pio fedele, che nell’intimità del suo cuore, in solitudine e silenzio, meditava sul Mistero dell’Incarnazione. Nell’800 era diffuso ’uso di rivestire i bambinelli con corredini, spesso ricamati o di adornarli con gioielli in corallo, tenendo conto della tradizione di ogni regione di donare i camicini al Bambinello che si differenziano per la diversità delle tecniche e dei materiali utilizzati. Tutti i “Bambinelli” in esposizione provengono da collezioni private: si tratta di opere pregevoli che hanno un forte valore affettivo perché se ne tramanda il possesso di generazione in generazione in ambito famigliare.
L’idea di allestire nelle prestigiose sale del Complesso Monumentale del Convento di San Francesco,una mostra dedicata ai Bambinelli, nasce dall’esigenza di ampliare la mostra “Presepi a Giffoni” in un’ ottica espressiva dell’arte e con la devozione di bambinelli in cera, dormienti, assisi, sorridenti o con il cuore in mano, in fasce o in abitini, questi i principali soggetti che plasmati e declinati in molteplici posture e espressioni costituiscono il corpus di opere scelte per questa esposizione, pregevoli manufatti provenienti dalle collezioni private la cui simbologia rimanda alla profezia di Isaia sul Virgulto di Iesse. Il percorso, che accoglie le piccole sculture, è un lirico inno al mondo floreale che prefigura l’identità del Salvatore e richiama l’innocenza infantile.
Costituito per l’occasione, il gruppo di cultori dell’arte presepiale, impegnati ad approfondire questi pregevoli manufatti, ci aiutano a cogliere il legame tra l’arte e il tema del Virgulto di Iesse. Dal tronco morto della casa davidica spunta un granello verde, un minuscolo germoglio, un virgulto che trova il suo compimento nella realizzazione della promessa messianica in Gesù. Così da sempre l’uomo ha avuto e sentito il bisogno e il desiderio di riprodurre ciò che vede o che immagina: gli animali, la natura, l’infinito con le sue stelle, il sacro che non vedeva, ma che immaginava. Dall’avvento dell’era cristiana, poi, le immagini del “Sacro” sono diventate preminenti e fondamentali, oggetti di culto e venerazione per molti. Anche la nascita di Gesù non ha fatto eccezioni con i suoi presepi realizzati in maniera plastica e reale, tridimensionale, utilizzando ogni materiale, carta, legno, plastica, vetro, ceramica, sabbia, pietre e non per ultima, la cera.
Comment here