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Il 9 dicembre manifestazione dei lavoratori della Sanità a Cagliari, Carbonia e Sassari

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Curiamoci di chi ci cura: non ricordiamoci dei lavoratori pubblici solo nelle emergenze ma riconosciamo il loro lavoro”. È questo lo slogan dello sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori del pubblico impiego organizzato dalle segreterie regionali della Uil Fpl, Cgil Fp e Cisl Fp per mercoledì 9 dicembre pv dalle 10 alle 13 in Piazza del Carmine a Cagliari di fronte alla sede della Rappresentanza del Governo. Analoghe manifestazioni si terranno anche a Sassari (dalle 9,30 alle 11,30 in Piazza Fiume e alle 12 davanti all’Ospedale di viale Italia) e Carbonia (dalle 10 alle 12 davanti alla Sede ASSL in via Dalmazia).

Le organizzazioni sindacali chiedono al Governo una legge di bilancio che migliori realmente il Paese e faccia ripartire l’economia: per una pubblica amministrazione più capace e moderna, secondo le sigle confederali della funzione pubblica, serve rinnovare i contratti pubblici e assumere più giovani e professionisti qualificati.

Tra le richieste dei sindacati c’è quella di tutelare i circa 170mila precari della pubblica amministrazione, per i quali la Commissione Europea ha aperto anche una procedura di infrazione contro l’Italia. Per ridare dignità al lavoro e stabilizzare lavoratori e lavoratrici Uil Fpl, Cgil Fp e Cisl Fp chiedono la proroga dei requisiti per le stabilizzazioni e il riconoscimento dei periodi di lavoro svolti con tutte le forme di lavoro flessibile: i lavoratori rischiano la vita in emergenza almeno gli sia data sicurezza nel lavoro.

Inoltre i sindacati chiedono assunzioni in quanto gli uffici “sono stati svuotati dal blocco delle assunzioni e dei pensionamenti e hanno oggi dipendenti con un’età media di 51 anni. Per questo i sindacati chiedono un piano straordinario di assunzioni: 500 mila lavoratori.”  Infine altre due tematiche importanti per cui è stata indetta la manifestazione riguardano la sicurezza sul lavoro per carenza di dispositivi di protezione indispensabili specialmente in questo periodo di emergenza sanitaria. L’altra richiesta riguarda i rinnovi contrattuali scaduti da due anni.

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