È preoccupata ma anche indignata, Stefania Lochi della Conf.s.a.f.i. Sardegna, per la situazione di silenzio su Casa Serena di Iglesias e proprio su FB scrive “Il Sindaco di Iglesias Mauro Usai, prosegue a identificarsi altalenante e fastidioso nelle decisioni che il suo ruolo gli impone di assumere nel rispetto di tutte le forze sociali, ma sopratutto, verso i lavoratori che dovrebbe, non solo rispettare ma anche rappresentare.”
Il sindacato da subito aveva chiesto un incontro per discutere delle criticità della situazione “Sulla vicenda legata alle prospettive della struttura casa Serena, – prosegue la Lochi – per la quale CONFSAFI Sardegna, è stata l’unica Organizzazione Sindacale a richiedere immediatamente l’incontro per affrontare la delicata situazione, e nel merito, concordare una azione a tutela degli anziani ospiti e delle maestranze impiegate nei diversi servizi, il “giovane” Sindaco ha sfoderato la sua immaturità, trascurando e rifiutando volutamente il dialogo con la segreteria CONFSAFI, composta peraltro da una lavoratrice attiva all’interno della casa Serena. Forse il Sindaco Usai, si trova a suo agio solo con gli interlocutori che lui stesso decide, a seconda delle esigenze, oppure in questo momento e in questa specifica problematica, preferisce avere sostegno per giustificare il suo operato e allo stesso tempo individuare, nel solo livello della Regione Sardegna, le uniche responsabilità che porterebbero alla chiusura dei servizi Socio Assistenziali offerti.”
Il lavoro e l’impegno del sindacato prosegue in attesa di poter avere un dialogo con il primo cittadino “In ogni caso, – conclude la Lochi –ad una responsabile e propositiva richiesta di interlocuzione, il sindaco Usai ha risposto con arroganza palesandosi come “il giovane sindaco dispettoso“, senza comprendere che il solo torto commesso è stato consumato ai danni dei lavoratori, perché CONFSAFI, vive lo stesso e nonostante sia un sindacato a lui sgradito, adotterà ogni forma di persuasione per respingere con determinazione questi metodi irresponsabili.”
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