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Iglesias: il 18 febbraio, a Monteponi, il primo dei tre incontri storici pedagogici

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Cominciano domani 18 febbraio presso il Museo Laboratorio “Andaus a Scola” di Monteponi (Iglesias) una serie di Incontri storico e pedagogici e una mostra sulla tipografia e il giornale scolastico.

Il Museo Laboratorio Andaus a scola, infatti, oltre le proposte laboratoriali rivolte alle classi, si caratterizza per un’attività di formazione e di ricerca storico-archivistica-pedagogica finalizzata al recupero delle memorie scolastiche delle scuole del popolo. Per questo sono state organizzate alcune iniziative:

La prima il 18 febbraio, a partire dalle ore 17.30 presso il Museo laboratorio di Monteponi, sarà presentata   la pubblicazione realizzata dalla dott.ssa Daniela Aretino, archivista, dal titolo  “In questa scuola si lavora e si vive. Cronache di una scuola di miniera negli anni Trenta a Monteponi”  che consentirà la conoscenza del mondo delle scuole di miniera che, insieme a molti altri servizi, costituirono l’ossatura portante della vita nei villaggi minerari, tratto da oltre 50 registri dal 1930 al 1936.

Mentre  lunedì 28 febbraio, a partire dalle ore 17.30, si terrà un incontro a cura della docente Luisanna Ardu del Movimento di Cooperazione Educativa di Cagliari, su  “Le tecniche per una pedagogia per il popolo: educare e vivere non sono due cose distinte. Celestin Freinet”.

Infine   giovedì 10 marzo 2022 a partire dalle ore 17.30 Vittoria Negro parlerà di  “Tutti gli usi della parola a tutti … Non perché tutti siano artisti, ma perchè nessuno sia schiavo” in occasione dei cento anni dalla nascita di Gianni Rodari. Nella stessa serata verrà inaugurata la mostra “I bambini abbisognano di pane e di rose” che della pedagogia popolare di Freinet e dell’esperienza di Gianni Rodari e Mario Lodi valorizza il giornalino scolastico e la tipografia scolastica. Infatti anche la scuola ad Iglesias ha avuto come protagonisti maestri che hanno fatto proprie le tecniche Freinet negli anni sessanta. La mostra in progettazione vuole raccontare questa esperienza a partire dal maestro Evasio Pilurzu e dal suo limografo. Nell’esposizione si vuole rappresentare l’evoluzione del giornalino scolastico e di altri prodotti tipografici, il suo significato, la sua pedagogia, l’evoluzione delle tecniche. Per l’occasione saranno coinvolti gli insegnanti che in questi anni si sono cimentati in esperienze di giornalino scolastico sia di classe che d’istituto.  La mostra sarà aperta nel corso dell’anno alle scolaresche e a tutti previo appuntamento.

Le iniziative sono organizzate dall’associazione Scu.di.Mi. Scuole di Miniera in collaborazione con l’istituto comprensivo C. Nivola, l’Istituto comprensivo Pietro Allori e l’Istituto Magistrale Statale Carlo Baudi di Vesme di Iglesias. Collaborano inoltre Il Movimento di Cooperazione Educativa, il MUSLI e la Fondazione Tancredi di Barolo di Torino.

Fonte: comunicato stampa

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