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Iglesias: ancora nessuna intitolazione a Luigi Garau, politico del 1920. Il rammarico del pronipote

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È dispiaciuto Massimiliano Garau,  pronipote di Luigi Garau, ex fuochista di miniera e figura politica che intorno all’anno 1910 ha iniziato, insieme ad Angelo Corsi, Pichi e alcuni altri illustri rappresentanti cittadini a stravolgere totalmente il modo di far politica nel Sulcis, nella fattispecie ad Iglesias.

Nonostante nel settembre del 2022 venne proposta e votata all’unanimità in consiglio comunale dai consiglieri (al tempo) di maggioranza Loddo e Marongiu, l’intitolazione di una via o piazza in memoria di Luigi Garau, ad oggi nulla si è concretizzato.

Ma chi era Luigi Garau?

Nasce presumibilmente ad Ales, il 30 marzo del 1885. Sul preciso luogo di nascita non si hanno ad oggi riscontri cartacei certi poiché ancora in fase di ricerca e studio. Giovane fuochista e conduttore di caldaie e macchine, risiedeva con i suoi due figli nella via S. Salvatore ad Iglesias. All’ottavo censimento datato 21 aprile 1936 della città, nel quale veniva riportata la composizione del nucleo famiglia al momento del censimento, lui risultava vedovo e con i due suoi figli Teobaldo e Luigi.

Dai racconti raccolti dal pronipote Massimiliano, si sa che, la compagna, originaria di Bergamo e residente al tempo nel comune di Buggerru morì per gravi complicazioni durante la nascita del terzo figlio. Fin da giovane impegnato nelle lotte a difesa dei lavoratori di miniera, Luigi Garau iniziò a muovere i primi passi come militante del partito socialista nella corrente riformista di Turati e Matteotti intorno al 1910 insieme al Dottor A. Corsi, diventato poi nel 1914 Sindaco della città di Iglesias. Fondatore e membro del direttivo della Lega Minatori, Garau intraprese un percorso politico che, il 26 luglio 1914 lo vide eletto con 1417 preferenze ottenendo la posizione di Assessore effettivo. Durante tutto il corso del suo impegno politico, fu promotore di alcune delle innumerevoli iniziative portate avanti dalla giunta Corsi. Alcune delle quali si leggono dai registri delle deliberazioni del Consiglio comunale conservati nell’archivio storico della città.

Del suo operato come assessore si ricordano:

la proposta per la regolamentazione del suono delle campane in Città, il cui primo articolo del medesimo regolamento prevedeva la limitazione a minuti 2 per le sole funzioni religiose ad eccezione dei casi in cui era necessario comunicare alla città situazioni di pericolo o di calamità;

eletto nella commissione di verifica dei ricorsi contro le tasse speciali (commissione nominata in linea con l’art.117 del testo unico del regolamento per l’esecuzione della legge comunale e provinciale);

ricopre la funzione di Segretario nella seduta del 15 luglio 1914;

propone una definita e precisa regolamentazione sanitaria per il deposito e la custodia delle immondezze e delle carogne;

eletto membro della Congregazione di carità con 13 voti su 14 votanti;

relatore della proposta (votata ed approvata) concernente il bisogno di assicurare il fabbricato ospitante il civico ospedale contro i possibili danni derivanti da incendi;

poiché, per mancanza di precise norme sanitarie che regolamentassero la macellazione nelle miniere, propose al Consiglio la spesa di L.390 a favore del medico della miniera di Nebida per la vigilanza igienica sugli alimenti e che facesse fronte al continuo speculare sul prezzo di vendita delle carni che, vista l’assenza di precise norme sanitarie, era fin troppo elevato. Dichiara durante la seduta che, in quel momento, una delle priorità dovesse essere la popolazione di Nebida affinché cessasse di essere così elevato il costo delle carni;

proposta di iscrizione del vigile sanitario Ghiglieri alla cassa di previdenza in attesa che il Consiglio stabilisse se il medesimo vigile sanitario dovesse essere considerato impiegato e salariato comunale;

promotore in Consiglio per la proposta d’acquisto, poi deliberata all’unanimità, del macchinario a “raggi X” da assegnare all’ospedale municipale per l’individuazione delle patologie dei lavoratori di miniera;

Assessore dimissionario il 25 febbraio del 1920. Dimissioni respinte dall’intero consiglio in carica.

Rieletto in consiglio per la seconda volta, il 3 novembre 1920 si insedia la giunta Corsi. Assume per la seconda volta l’incarico di assessore effettivo ma, stavolta, tutta la giunta ebbe vita breve infatti, nel 1921 tutta la giunta Corsi si dimise.

Si ritirò a vita privata nel 1937 ad Iglesias, dove fu tumulato nel cimitero monumentale.

“Ho dedicato anni della mia vita universitaria per riportare alla luce una figura come Luigi Garau – dichiara il pronipote Massimiliano – che, accompagnato da illustri compagni come il Dott. Pichi ed il Dott. Corsi ai quali, in città da tempo già fu dedicato uno spazio, dispiace che, in qualche modo, il tutto sia bloccato e quasi dimenticato dagli organi competenti come recentemente sollecitato all’assessore alla viabilità della città. La speranza – prosegue Massimiliano –  rimane quella che, prima o poi, gli uffici e chi di competenza possa portare a termine l’iter necessario ad individuare quanto proposto ed approvato dal consiglio comunale due anni fa. Non troppo tempo fa, altre iniziative simili (fortunatamente) hanno trovato accoglimento e realizzazione in tal senso. Ma pare che per la figura di Luigi Garau non sia cosi semplice completare l’iter burocratico. Mi rendo disponibile ad eventuali ulteriori confronti nell’interesse di tutta la collettività e per ciò che hanno rappresentato nel tempo queste figure storiche. Iglesias vanta una storia immensa, fatta di sacrifici, di idee, di passioni e credo che la figura di Luigi Garau sia una delle tante che ancora oggi meritano di essere portate alla luce la cui storia possa essere letta e ricordata nel tempo.”

Chissà se tra un festeggiamento estivo e l’altro con ospiti illustri dello spettacolo, il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, si ricorderà di onorare anche un suo compaesano.

di Claudio Moica

 

 

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