Esattamente 20 anni fa incominciava l’era dell’Euro, la moneta unica europea. Vent’anni in cui hanno fatto la loro comparsa immagini di ponti e porte nelle milioni di banconote in circolazione, dal momento che simbolicamente l’euro “costruisce ponti tra europei e ci apre le porte del mondo.” Ad oggi resta una delle valute più forti al mondo: ma come la pensano, i cittadini europei, sulla moneta che ci ha accolto nel nuovo millennio?
Secondo il sondaggio Eurobarometro standard – inverno 2020-2021, riportato da Formez PA, uscito lo scorso 23 Aprile 2021, alla domanda riguardante la situazione economica e l’euro, i cittadini europei hanno risposto così: “soltanto il 29% dei cittadini ritiene “positiva” la situazione economica nazionale. La percezione del fenomeno varia enormemente e in Italia il valore si attesta al 7%. Il sostegno alla moneta unica è al 79%, il dato più alto dal 2004. ”
Facendo però un passo indietro, nell’arco temporale tra il 2001 ed oggi, tanti sono stati i pareri sulla moneta unica e sull’Europa. Nel 1992 il Prime Minister britannico, Margaret Thatcher, affermò che Se la divergenza tra le diverse economie europee è così grande che nemmeno il “Serpente Monetario” non può contenerle, come potrebbero queste economie reagire a una moneta unica? La risposta è che ci sarebbe caos e risentimento di un livello che farebbe impallidire al confronto le difficoltà degli ultimi giorni!
Nel 1999 l’ex Presidente del Consiglio Romano Prodi elaborò, invece, una teoria che ancora echeggia forte nelle orecchie degli italiani: “Con l’euro lavoreremo di meno guadagnando di più”. Spulciando, invece, il discorso pronunciato dal grande europeista ed ex cancelliere tedesco, Helmut Kohl, alla Fondazione Adenauer a fine 2001, si legge: l’unione monetaria è un passo decisivo verso la costruzione di un futuro di pace, libertà e prosperità per tutto il continente, è il momento cruciale di quel «progetto Europa» che per la prima volta nella nostra storia offre a noi tedeschi la chance di un destino comune di pace con i nostri vicini, che per la prima volta dà alla Germania e ai paesi confinanti una prospettiva di partnership e di sicurezza.
In questo momento di forte difficoltà a causa di una pandemia mondiale, all’interno del consiglio europeo si respira sempre un’aria di forte fiducia verso una moneta che ha, nel bene e nel male, avvicinato tra loro gli attuali 19 paesi membri della zona euro. Se l’euro ha svolto un ruolo cruciale per l’economia europea, la sua importanza a livello internazionale è altrettanto indiscutibile. La sua stabilità e la sua credibilità hanno reso l’euro una valuta internazionale di fatturazione, una riserva di valore e una valuta di riserva, a quanto si apprende dal Consiglio Europeo, dalla presidentessa Ursula Von der Leyen e dalla stessa Christine Lagard, presidente della Banca Centrale Europea.
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