Ieri, sabato 13 febbraio 2021, si è svolta a Cabras la manifestazione organizzata dall’Amministrazione Abis in favore del restauro nel museo del Comune, delle sculture di Mont’e Prama. Tantissima la solidarietà e la partecipazione da parte della popolazione e dal mondo politico. Per una volta, tutti coesi, nel chiedere alla Soprintendenza di fare in modo che il restauro dei Giganti possa svolgersi direttamente nel museo che li ospita. Secondo quanto riportato in una nota del comune di Cabras il sindaco Andrea Abis ha affermato che “Si tratta della più grande scoperta archeologica del Mediterraneo degli ultimi 200 anni” specificando che il progetto del grande parco archeologico, comprendente i territori del Sinis, si andrebbe ad estendere ai paesi limitrofi, ampliandone l’attrattività turistica e la ricaduta economica, come già da tempo si sta verificando grazie all’esposizione delle sei statue attualmente conservate al Museo Giovanni Marongiu.
I primi a dichiarare il dissenso verso un trasferimento forzato delle statue sono stati i rappresentanti del “sistema Cabras”, ossia i componenti del settore agricolo, enogastronomico, turistico e culturale.
Numerosi i sindaci che hanno preso la parola durante la mattinata. A partire dal Presidente di Anci Sardegna Emiliano Deiana, che ha sottolineato l’importanza del rispetto dei rapporti civili con le istituzioni democratiche. “Il Comune di Cabras sta richiamando lo Stato ad occuparsi del territorio, sta investendo sulla cultura a favore del futuro”, ha affermato Emiliano Deiana.
A seguire i sindaci dell’Unione dei Comuni Costa del Sinis Terra dei Giganti e il primo cittadino di Oristano Andrea Lutzu, che ha espresso la necessità dell’unità fra i territori. “I Giganti sono l’attrattore principe del futuro dei nostri territori”.
Presenti anche il senatore Gianni Marilotti, che ha definito “una battaglia di popolo”, facendo anche riferimento all’importanza della Fondazione per una buona gestione del patrimonio archeologico di Mont’e Prama e Massimo Zedda, già sindaco del Comune di Cagliari. “Questa è una manifestazione contro l’arroganza di apparati ministeriali che pensano di togliere dignità ai territori. E’ bene che quei funzionari vengano rimossi” ha poi affermato con forza Zedda.
Importante l’intervento del Presidente della Consulta Giovani di Cabras, Giuseppe Sanna: “Abbiamo l’ambizione di creare qui il nostro futuro e il nostro lavoro. I Giganti non sono figurine da spartire, da smembrare. Mont’e Prama ha valore solo nel suo complesso. C’è bisogno di dialogo”.
Il regista teatrale Alessandro Arrabito ha regalato un frammento del progetto teatrale scritto proprio sul tema dei Giganti di Mont’e Prama. Anche i bambini con i loro disegni hanno dato il loro contributo alla protesta pacifica.
Alle ore 11:00 il flashmob “Siamo tutti Giganti”. I partecipanti, con la maschera del Gigante calata sul viso, uniti per 30 secondi di silenzio assoluto. Un silenzio assordante, che gridava la volontà di volere i Giganti a Cabras.
“Il patrimonio culturale è costituito da una serie di risorse che ereditiamo dal passato e che, indipendentemente da chi ne detiene la proprietà, sono il riflesso dei nostri valori, delle nostre credenze, conoscenze e tradizioni. Ecco perché Mont’e Prama è patrimonio culturale di questi luoghi ed ecco perché Mont’e Prama siamo noi, è la nostra identità. E’ ora che qualcuno questo lo capisca!” ha affermato il Sindaco Andrea Abis.
L’intervento del presidente della Regione Christian Solinas
Il Presidente della Regione Christian Solinas interviene ancora una volta per sollecitare la Soprintendenza ad accogliere la richiesta, avanzata dal Comune di Cabras, di garantire la permanenza in sede delle preziose statue e di effettuare il restauro necessario all’interno degli spazi messi a disposizione nell’area museale. Il Presidente Solinas esprime dunque il suo sostegno e la sua vicinanza a tutti i cittadini che oggi, con molti sindaci e amministratori, hanno manifestato pacificamente “in difesa di un sacrosanto diritto contro scelte centraliste che sviliscono il ruolo e le decisioni delle nostre comunità”.
“I Giganti di Mont’e Prama sono un bene identitario, una ricchezza di tutta la Sardegna e patrimonio storico e archeologico di un territorio che è e deve restare la loro casa naturale, non solo da un punto di vista simbolico ma anche in chiave di sviluppo”.
“La Giunta – aggiunge il Presidente Solinas, che ha inviato un messaggio ai sindaci e ai cittadini che hanno manifestato – sta portando avanti un piano di valorizzazione del nostro patrimonio archeologico, sia in funzione di salvaguardia di beni dal valore storico inestimabile, sia come attrattore turistico in un mercato sempre più competitivo, nel quale la Sardegna può presentare un’offerta che coniughi le testimonianze di antiche civiltà alle naturali bellezze paesaggistiche. Questo progetto, sul quale puntiamo molto investendo una buona dose di risorse comunitarie, deve essere portato avanti in maniera omogenea, nel rispetto delle comunità e dei singoli territori, perché possa generare una crescita uniforme e duratura”.
“È tempo che la Sardegna valorizzi le sue immense ricchezze archeologiche, un quinto dell’intero patrimonio nazionale, testimonianza di una civiltà che ha preceduto di molti secoli quella romana. Le stesse operazioni di restauro – conclude il Presidente Solinas – possono rappresentare un’attrazione turistica, come avviene di consueto in molte aree archeologiche, e fornire un’occasione di sviluppo per le comunità locali”
Fonti: comune di Cabras e comunicato Regione Sardegna
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