Nella serata di ieri, presso il centro culturale di Decimoputzu, si è tenuta una conferenza sul fenomeno delle truffe in danno delle fasce deboli e soprattutto degli anziani, tenuta dal Comandante della Stazione Carabinieri di Decimomannu. L’iniziativa che vede coinvolte tutte le Stazioni dell’Arma per arginare questo dilagante fenomeno, ha riscosso un grande apprezzamento da parte dei partecipanti. All’evento era presente anche il sindaco di Decimoputzu, Antonio Munzittu, che ha ringraziato a nome di tutta la comunità i militari dell’Arma per il loro impegno e per la vicinanza alla popolazione.
L’idea di fondo è stata quella di raccontare gli eventi degli ultimi mesi, di descrivere e commentare sulla base delle esperienze vissute episodi recenti e non, le modalità con le quali i diversi raggiri si sono estrinsecati. Vi è spesso alla base di ogni vicenda un qualche errore della vittima, l’essersi fidata “a scatola chiusa” senza conoscere l’interlocutore. Vi è poi la ricerca dell’affare irrinunciabile pescato sul web. Ma esistono altri accorgimenti per evitare problemi, come l’utilizzo per gli acquisti di carte prepagate magari associate a noti filtri di pagamento spesso sconosciuti a tanti, non affidare mai una carta magnetica di credito a qualcuno, perdendola di vista, la clonazione è sempre dietro l’angolo. Non aprire e tanto meno utilizzare link contenuti in messaggini e e-mail che fungono da cavalli di troia per entrare in possesso delle nostre credenziali. Per quanto più precipuamente riguarda gli anziani è buona regola non far entrare sconosciuti in casa a dispetto della tradizionale ospitalità sarda, verificare le affermazioni di chi chiede di controllare qualcosa, bollette, contatori ed altro. Chiedere nell’immediatezza l’ausilio di parenti, amici e vicini di casa o magari i carabinieri, giusto per evitare sorprese, in fondo basta una chiamata al 112. A fronte di tali iniziative chi ha cattive intenzioni certo si eclisserà immediatamente prima di far danni. Non aprire e tanto meno utilizzare link contenuti in messaggini e e-mail che fungono da cavalli di troia per entrare in possesso delle nostre credenziali.
Fonte: Comunicato CC
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