Potrebbero bloccarsi i trasporti su gomma in tutta la Sardegna. Lo preannunciano i trasportatori isolani, che hanno già promosso le prime agitazioni: sono in difficoltà a causa dell’aumento del carburante.
“L’aumento record del prezzo del gasolio e dei pezzi di ricambio sta creando seri problemi a tutta la categoria”, spiega uno degli organizzatori dell’assemblea, Massimiliano Serra, titolare di un’impresa di logistica e trasporti con sede nella zona artigianale di Siamaggiore. “Questi rincari rischiano di bloccare le nostre aziende”.
L’ipotesi in discussione è quella di sospendere le consegne da e per la Sardegna, con le inevitabili conseguenze per merci e materiali.
“Per l’autotrasporto italiano è emergenza nazionale e in particolare nelle aree periferiche del Paese come la Sardegna la situazione è drammatica, occorre un intervento urgente del Governo altrimenti il rischio di blocco è molto concreto. Questa non è una protesta ma uno stato di necessità che potrebbe ripercuotersi pesantemente su altri settori produttivi e commerciali”. Lo afferma la presidente della commissione Lavoro Romina Mura (Pd) alla luce degli allarmi che provengono dalla categoria per l’aumento dei costi del carburante, anche in Sardegna dove oggi si è tenuta un’assemblea di operatori dell’autotrasporto per valutare iniziative di mobilitazione.
“Occorre in primo luogo esercitare una rigorosa vigilanza per evitare operazioni speculative sul prezzo del gasolio e – afferma la parlamentare – introdurre norme intese ad adeguare le tariffe del trasporto sulla base degli aumenti del carburante. Bisogna capire che la congiuntura della guerra richiede provvedimenti eccezionali, come abbiamo fatto per arginare la pandemia, perché i trasporti sono strategici per l’economia”.
Fonte: linkoristano e comunicato stampa PD
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