Il 12 giugno scorso un movimento composto da oltre 10 mila aspiranti psicologi è sceso in piazza Montecitorio per manifestare contro le modalità telematiche previste dal DM n. 57 del 29 aprile 2020, recante le norme di svolgimento della sessione degli esami di Stato per l’abilitazione alla professione. Da ormai 4 mesi gli aspiranti psicologi lottano per ottenere l’abilitazione alla professione attraverso una riformulazione dell’esame di Stato per le sessioni d’esame di Luglio e Novembre 2020 ma nonostante tutte le promesse fatte, allo stato attuale non si è ancora raggiunto nessun accordo per lo svolgimento degli esami.
Successivamente alla manifestazione era stato fissato, per il 22 Giugno, un incontro telematico tra i rappresentanti ministeriali, il Presidente del CNOP dott. David Lazzari, il Presidente del Consiglio Nazionale Studenti Universitari (CNSU) Luigi Leone Chiapparino e i rappresentanti del Movimento dei dottori in Psicologia. Ma dalla riunione i futuri psicologi sono usciti insoddisfatti tanto da incaricare, con formale mandato, l’Avvocato Professor Antonio Ruggiero del foro di Milano che, capendo e accogliendo la giusta richiesta dei dottori e arguendo l’emergenza legata alla prima data utile dell’esame di Stato prevista per il prossimo 16 luglio, si è immediatamente impegnato per intessere nuovamente le fila della trattativa con il Ministro Manfredi, con i rappresentanti del Ministero e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nonché con il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi dott. David Lazzari.
“È necessario – ha dichiarato l’avvocato Ruggiero – che Ministero dell’Università e della Ricerca e Consiglio Nazionale Ordine Psicologi stabiliscano un incontro immediato anche telematico, in nostra presenza, così da poter mantenere gli impegni presi e dare sostanza alle dichiarazioni pubbliche espresse. Noi crediamo nella lealtà dei soggetti coinvolti prima ovviamente dell’inizio della sessione dell’esame di Stato per l’abilitazione degli psicologi del prossimo 16 Luglio”.
Sembrava si fossero aperti degli spiragli e, entrambi gli organismi statali, parevano voler procedere con la rimodulazione dell’esame di Stato, come dalle indicazioni dei ricorrenti, già dalla sessione di Luglio e poi di Novembre. Ma se gli organi istituzionali erano pronti a risolvere la situazione, alle quali è seguita, da parte ministeriale, la reale collaborazione, così non è stato per l’Ordine professionale degli psicologi che ha fatto un passo indietro nonostante il Presidente dell’Ordine aveva affermato in una dichiarazione pubblica che: “il CNOP ha esplicitato al Ministero e alle Università la disponibilità ad una normativa analoga a quella definita per la professione medica (tirocini abilitanti come esame di Stato)”.
“Ma ad oggi – scrive il movimento spontaneo – e a pochi giorni dall’inizio dell’esame di Stato, non è stato fatto alcun passo avanti per soddisfare quanto da noi richiesto. Occorre che le parti prendano contatti immediati superando qualsiasi incomprensione e personalismo per trovare un accordo che soddisfi tutte le parti sociali coinvolte. Lo chiedono a gran voce oltre 10.000 dottori in Psicologia che ad oggi sono stati lasciati in un limbo di incertezza in merito ad un esame dal quale dipende il loro futuro lavorativo. Chiediamo quindi un urgente riscontro al Ministro Gaetano Manfredi e al Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi Dr. David Lazzari Viva la Psicologia.”
Comment here