Si complica la questione delle discoteche in Sardegna riaperte nella scorsa estate. Il ‘giallo’ è sul parere del Comitato tecnico scientifico della Sardegna su cui la Regione ha fatto riferimento per poi mettere in essere l’ordinanza dell’11 agosto che stabiliva la riapertura delle discoteche.
Il mistero però si infittisce per il sito di Repubblica riporta l’indiscrezione secondo cui, il Cts espresse un giudizio di non approvazione già il 6 agosto, attraverso una mail inviata all’assessore della Sanità Mario Nieddu e al direttore generale della Sanità Marcello Tidore.
Come sottolinea Repubblica online, il giudizio sulla bozza dell’ordinanza fu inequivocabile: “Il Comitato non approva il documento”.
Passano i giorni e l’11 agosto però il Presidente Solinas firma l’ordinanza n.38. La stessa ora si trova sul tavolo della Procura di Cagliari con l’apertura di un fascicolo per epidemia colposa.
La Regione Sardegna tramite una nota si è così espressa al riguardo: “L’ordinanza numero 38 assunta in condizioni di curva epidemiologica prossima allo zero, ha seguito un differente iter procedimentale, che ha comunque previsto prescrizioni più stringenti rispetto alle linee guida nazionali e coerenti con le osservazioni espresse dal Comitato tecnico scientifico regionale”. La stessa ordinanza, sollecitata da un ordine del giorno approvato dall’intero Consiglio regionale, è rimasta in vigore dal 12 al 16 agosto”. Ora, spiace dover constatare che alcune imprecisioni nel riportare i fatti paiano tutte coordinate a realizzare un medesimo disegno, orientato a supportare le ricostruzioni strumentali e faziose di una parte politica, e che continuano ad alimentare un clima d’odio inutile in un contesto di emergenza quale quello attuale”.
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