Vi ricordate di Michael Fagan, l’uomo che il 9 luglio 1982 riuscì a fare irruzione nella camera da letto della regina Elisabetta II? Si pensava avesse fatto tutto per far razzia dei cimeli della Royal Family, invece i motivi furono altri, di natura personale e politica. Ciò che però rimase, come promemoria per tutti i sudditi di sua Maestà, fu il fatto che il luogo deputato a custodire il Capo dello Stato mostrava vistose falle nell’apparato di sorveglianza.
Ciò premesso ci serve per raccontare, 38 anni dopo, un altro caso quantomeno bizzarro avvenuto dentro le “quattro mura” domestiche di Elisabetta II. È trapelata da giorni la notizia riguardante la condanna ad 8 mesi per il furto di numerosi cimeli dal valore complessivo di circa 100mila sterline da parte di un n addetto alle pulizie di Buckingham Palace.
I furti, che sarebbero avvenuti tra l’11 novembre del 2019 ed il 7 agosto 2020, riguarderebbero tra le altre cose una foto firmata dai principi William e Kate, un album fotografico della visita nel Regno Unito del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, un cellulare realizzato su misura come regalo per il Duca di York.
La questione quanto meno bizzarra risiede nel fatto che alcuni di questi oggetti erano tranquillamente esposti in vendita presso uno dei grandi colossi della e-commerce, eBay, mentre altri sono stati rinvenuti nella casa del trentasettenne Adam Canto, ora in carcere, durnte la perquisizione.
Per la Regina e la sua famiglia, possiamo dire che non esistano giornate totalmente tranquille, nemmeno dentro la propria dimora che dovrebbe essere il luogo più si curo al mondo circondato da persone di fiducia.
God Save the Queen!
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