ROMA – Il credito alle imprese frena in Italia sotto l’effetto della stretta della Bce e del calo della domanda dovuto al rallentamento dell’economia. Un calo che riguarda tutti i settori ma che è meno incisivo per l’agricoltura che aumenta così lievemente la sua quota sul totale degli impieghi bancari, dimostrando ancora una volta una minore volatilità rispetto all’industria e al commercio che sperimentano una diminuzione più brusca.
Gli ultimi dati della Banca d’Italia riferiti ad agosto mostrano un calo del totale dei prestiti del 3,4% che sale a -6,2% per quelli concessi le imprese. Il declino è dovuto alla crescita dei tassi, a politiche più severe da parte delle banche nel concedere i prestiti e a una maggiore prudenza da parte delle stesse imprese visto il rallentamento del Pil che non si è tuttavia tramutato in recessione.
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