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FIRENZE: UN AUTUNNO DI TEATRO SARDO

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I Circoli sardi dislocati in varie città del continente e in numerosi paesi esteri, hanno dimostrato di essere veri e propri punti di promozione e diffusione degli aspetti artistici, culturali ed economici inerenti la Sardegna.

Il circolo ACSIT di Firenze, attivo da trentasette anni, con la ripresa delle attività, dopo la pausa estiva, si dimostra tra i più assidui nell’organizzare iniziative ed eventi.

Ne parliamo con Angelino Mereu, originario di Orani, residente a Firenze dal 1975, che dal 2015 ricopre la carica di presidente ACSIT.

“La nostra attività – spiega Mereu – è da sempre incentrata sulla valorizzazione delle eccellenze sarde e, non a caso, in passato abbiamo ospitato a Firenze prestigiose mostre d’arte (Nivola, Sciola, Ciusa, ecc.) e concerti (Paolo Fresu, Enzo Favata, Elena Ledda, ecc.). Nel 2020 organizzeremo la quarta edizione della rassegna “Un isola di film”, una due giorni dedicata al cinema sardo, diventata ormai appuntamento fisso per un vasto pubblico”.

Una particolare attenzione al mondo della cultura, dunque.

“Firenze è una città che si presta a questo tipo di eventi perché esistono tantissime strutture in grado di ospitare iniziative per tutti i livelli. Esiste, ad esempio, una diffusa rete di librerie indipendenti che, molto volentieri, si prestano per presentazioni di libri e che, come ACSIT, utilizziamo spesso. Il 23 settembre, solo per citare l’ultimo evento, abbiamo ospitato il giornalista e scrittore Giacomo Mameli e il suo libro “La chiave dello zucchero”, mentre il 12 ottobre inaugureremo una mostra fotografica su “le quattro stagioni in Sardegna” e presenteremo il libro di Franca Menneas sui fatti di Pratobello del 1969”.

Mi risulta, però, che l’ACSIT abbia in ponte altre iniziative importanti per l’autunno.

“Si, è vero. Stiamo infatti lavorando ad una rassegna teatrale che abbiamo chiamato “Sardegna è Teatro” che vedrà coinvolti gruppi teatrali sardi o che proporrà rappresentazioni attinenti con la Sardegna”.

Esiste già un programma?

“Il programma è costituito da quattro spettacoli ed è già definito: abbiamo iniziato il 5 ottobre con la riproposizione del recital di produzione ACSIT dedicato a Marisa Sannia, “Con passo leggero”, che ha debuttato l’anno scorso. Lo spettacolo nato nel 2018 per far conoscere, nel decimo anniversario della sua scomparsa, la cantante Marisa Sannia si è sviluppato grazie al lavoro e al contributo di Maria Grazia Campus e Gianna Deidda. Gianna Deidda, purtroppo è scomparsa ad agosto e ha lasciato in tutti noi che la conoscevamo un vuoto incolmabile, ma ci ha lasciato anche una grande eredità, fatta di impegno, di dedizione e di amore per il suo lavoro di attrice. Un’ eredità che come ACSIT ci siamo impegnati a raccogliere con l’intento di portare avanti, quanto Gianna ci ha trasmesso”

Sarà stato un momento toccante, rivedere lo spettacolo senza la presenza di Gianna. “Certamente. Siamo consapevoli che il contributo e l’apporto di Gianna saranno insostituibili, e anche se lei non è più tra noi, la sua figura, la sua voce, la sua presenza sono state più che mai vive sul palco, a dimostrazione che le cose che ha costruito nella sua vita, personale ed artistica, non ci lasceranno mai. Crediamo che il numeroso pubblico in sala e lo scrosciare di applausi che, a conclusione dello spettacolo, ha accolto Maria Grazia Campus e i musicisti Alice Chiari, Gianni Cammilli eAndrea Laschi, siano il miglior stimolo per continuare il percorso che avevamo traciato insieme a Gianna e il miglior modo per ricordarla”.

Mi dicevi che gli spettacoli saranno quattro. Quali gli altri tre?

“Intanto precisiamo che tutti gli spettacoli si terranno al Teatro Affratellamento, una struttura storica fiorentina che, da sempre, ha puntato sulla qualità degli eventi ospitati. Dopo lo spettacolo su Marisa Sannia, proseguiremo Sabato 2 novembre con la compagnia “I Girasogni” che, per la regia di Giulia D’Agostini, presenterà il monologo “L’uomo che sognava gli struzzi”, scritto da Beppi Vigna e interpretato da Fabrizio Passerotti. Proseguiremo Sabato 9 novembre con la compagnia “Centripeta” che presenterà “Cristolu“, tratto dall’omonimo racconto dello scrittore Salvatore Niffoi. La regia è di Marianna Bianchetti e Stefano Mereu, originario di Sorgono, che è anche l’interprete della rappresentazione. La rassegna si concluderà Sabato 23 novembre con la commedia tragica “Iscaminaut” sul tema dell’omofobia (premiato al Premio Gramsci) messo in scena dalla compagnia teatrale “I Barbariciridicoli” di Ottana, diretta da Tino Belloni.”

Un impegno costante, quindi… 

“Un impegno costante e assiduo, quasi un lavoro, che vede coinvolto tutto il gruppo dirigente ACSIT e molti soci, impegnati a dare il loro contributo in maniera del tutto disinteressata. Ci teniamo a precisare, infatti, che tutte le attività all’interno del circolo sono svolte a titolo di volontariato e che nessuno percepisce compensi per il lavoro svolto”.

La Sardegna, comunque, sempre in primo piano …

“Certamente, anche se cerchiamo sempre di stabilire contatti e rapporti con il territorio che ci ospita. Per tutte le nostre iniziative chiediamo sempre il patrocinio del Comune di Firenze e della Regione Toscana. Ci muoviamo poi per creare e consolidare rapporti con le istituzioni e con i diversi soggetti che si occupano di cultura. Da un rapporto avviato con l’Istituto Ernesto De Martino, ad esempio, è scaturita una ricerca e una pubblicazione con materiale inedito di Emilio Lussu. Cerchiamo, in definitiva, di avvicinare mondi e culture diverse assumendoci quasi un ruolo di “ambasciatori” per far conoscere anche fuori dall’isola quanto di buono la Sardegna ha prodotto e quanto oggi sia in grado di esprimere”.

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