Nuovi investimenti in campo sanitario, massima attenzione alle fasce più deboli della popolazione, risorse per sostenere il buon funzionamento di Comuni ed Enti locali e assicurare i servizi ai cittadini, continuità territoriale garantita ed erogazioni immediate per le imprese più colpite dalle restrizioni (palestre, scuole di danza, piscine). Sono i punti cardine della manovra finanziaria da 8,8 miliardi di euro approvata dal Consiglio regionale, cui seguirà un assestamento di bilancio più articolato.
“La Sardegna, grazie a una gestione attenta dei conti pubblici, si conferma una regione virtuosa e capace di gestire la difficile fase emergenziale ancora in corso. Avevamo detto fin dal principio che era un nostro obiettivo quello di dare certezza ai conti e puntare su alcuni punti chiave, dalla sanità alla continuità territoriale passando per la conferma dei fondi ai Comuni, per poter lavorare fin da oggi a un assestamento che darà risposte settoriali in relazione all’andamento delle entrate”, ha detto il Presidente della Regione Christian Solinas.
“Pur con una gestione oculata delle risorse, nel corso del 2020 siamo riusciti a mettere in campo misure straordinarie necessarie per affrontare la crisi sanitaria ed economica che ha inevitabilmente colpito la nostra Isola ma anche per fronteggiare con tempestività, decisione ed efficacia gli eventi eccezionali che hanno messo in ginocchio intere zone, primo fra tutti l’alluvione di Bitti – evidenzia il Presidente – Dopo aver confermato le principali misure per l’anno in corso, necessarie per dare sollievo al sistema socio-sanitario, ci prepariamo ora a gettare le basi per la fase post Covid con una successiva, robusta, iniezione di risorse. Il 2021 e più in generale il triennio che abbiamo davanti – ha concluso il Presidente Solinas – saranno caratterizzati da una forte attenzione ai territori e alle Comunità nell’auspicio di una celere ripresa che siamo pronti a sostenere con nuovi fondi destinati all’economia sarda, a cui si aggiungeranno, oltre alle misure compensative che il Governo riconoscerà alla Sardegna, i fondi che deriveranno dal Recovery fund e quelli legati al nuovo ciclo di programmazione europea”.
Tra le principali misure previste dalla manovra spiccano gli investimenti in campo sanitario, con particolare riguardo alle politiche sociali, mentre ammontano a 25 milioni le risorse per la continuità territoriale. Sono 3,7 miliardi di euro le risorse destinate alla sanità e alla tutela della salute, per complessivi 11 miliardi nel triennio 2021-2023. Potenziata la dotazione finanziaria per la garanzia dei livelli essenziali di assistenza (Lea), con un incremento di 100 milioni rispetto al 2020 e rafforzata la presenza sanitaria sui territori con lo stanziamento di 4,6 milioni di euro a integrazione delle risorse per la medicina specialistica ambulatoriale. A favore dei pazienti diabetici della Sardegna è stata autorizzata la spesa per di 4 milioni, per ciascun anno nel triennio in corso, per l’acquisto di dispositivi di misurazione della glicemia (si tratta di una delle misure più attese e di sicuro una delle novità della manovra), con la disponibilità ad aumentare i fondi nella variazione di primavera qualora ce ne fosse necessità. Massima attenzione alle persone fragili: 328 milioni di euro le risorse stanziate per le politiche sociali e la famiglia, di cui oltre 250 destinati a sostegno di interventi per la disabilità, finanziamenti per cui la Sardegna si posiziona fra le regioni più virtuose. Confermata la dotazione del Fondo regionale per la non autosufficienza per cui è stata prevista una programmazione pluriennale per circa 694 milioni sul 2021, 2022 e 2023. Confermati, nel 2021, gli oltre 231 milioni di euro destinati al Fondo che andranno a integrarsi con le risorse nazionali per l’attuazione di misure come ‘Ritornare a casa’, i programmi personalizzati a favore di persone con grave disabilità, compresi gli interventi previsti dalla legge 162 del 1997, le azioni di integrazione socio-sanitaria e gli interventi rivolti a persone affette da particolari patologie (leggi di settore). Nonostante i minori stanziamenti da parte del Governo la Regione ha confermato i 600 milioni per il Fondo Unico per gli Enti locali necessari per garantire i servizi ai cittadini. Sostegno anche per le tipologie di imprese sportive che più a lungo sono state interessate dalle restrizioni: per l’anno in corso è stata autorizzata la spesa nel limite complessivo di 2.500.000 euro finalizzata alla concessione di un contributo a fondo perduto a favore delle società e associazioni iscritte all’Albo regionale delle società sportive a copertura delle spese di gestione sostenute nei mesi di chiusura durante l’emergenza epidemiologica Covid-19 e per garantire la ripartenza. Nel dettaglio, 1.500.000 euro sono stati destinati alle palestre e alle scuole di danza; 1.000.000 di euro per i Centri sportivi natatori della Sardegna.
“Abbiamo lavorato intensamente per mettere a punto una finanziaria snella, che nonostante i minori flussi da parte dello Stato garantisse l’equilibrio finanziario mantenendo invariate le risorse destinate ai Comuni (Fondo Unico) e ampliando i fondi destinati alla sanità e alla continuità territoriale – spiega l’Assessore del Bilancio Giuseppe Fasolino – Per fronteggiare le esigenze straordinarie che gli effetti restrittivi della pandemia hanno imposto al tessuto sociale ed economico del nostro territorio, abbiamo deciso di lasciare una quota di risorse libere, non programmate, il cui miglior utilizzo potrà definirsi in seguito tenendo anche conto delle esigenze rappresentate nei diversi tavoli dalle parti istituzionali, economiche e sociali. Non dobbiamo abbassare la guardia rispetto al momento storico che stiamo vivendo – continua l’Assessore – Abbiamo davanti un’occasione irripetibile, che deriva dal Recovery fund e siamo pronti ad avviare una proficua interlocuzione con il Governo Draghi affinché la Sardegna, grazie agli investimenti che potranno essere avviati con le risorse messe a disposizione dall’Europa, sia investita da una profonda modernizzazione del tessuto economico e sociale”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.
Fonte: comunicato Regione Sardegna
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