La fase “due” ha permesso ad alcune attività di poter riaprire e ricominciare a lavorare, chiaramente seguendo tutte le indicazioni suggerite dalla Regione e dal Governo. A dover controllare l’osservanza delle regole le forze dell’ordine che chiaramente si trovano a dover svolgere un compito molto delicato. A sottolineare questa situazione il consigliere regionale del Psd’Az, Fabio Usai, “Le forze dell’ordine e gli organi preposti stanno verificando i protocolli di sicurezza e il rispetto delle disposizioni per evitare la creazione di focolai e potenziali nuove catene di contagio. Controlli legittimi e giusti ma che non devono travalicare, almeno in questa fase, le esigenze dei tanti possessori di “partita iva” fortemente colpiti dalla crisi economica innescata da quella sanitaria.”
Ma non sono solo i controlli che opprimono i professionisti di ogni settore ma anche e soprattutto la burocrazia “I commercianti e artigiani sardi e del Sulcis Iglesiente – riprende Usai – già da tempo soffrivano una crisi economica pesantissima, aggravata dall’oppressione fiscale/burocratica di uno Stato patrigno che invece di sostenere le aziende e promuovere la loro competitività, si è contraddistinto nel tempo nel vessarle con lacci, lacciuoli e norme spesso asfissianti e opprimenti. Perciò è importante che i decisori politici del governo nazionale si adoperino concretamente in questa fase per eliminare la burocrazia e, fermi restando i controlli per garantire la tutela della salute pubblica, evitare di aggiungere nuovi elementi di diseconomia alle aziende che con grandi sacrifici si accingono a riavviare le proprie attività.”
La soluzione per cercare di far ripartire le attività si trova attraverso i finanziamenti “Sarà necessario accompagnare (sostenendoli finanziariamente) – ribadisce il consigliere sulcitano – tutti gli operatori economici che, in virtù dei nuovi protocolli di sicurezza, dovranno sostenere un aggravio dei costi d’esercizio delle proprie aziende. Con la Regione siamo impegnati, per la parte che ci riguarda, a favorire questi processi. Ma la responsabilità più grande competerà al governo nazionale al quale mi rivolgo affinché si evitino ulteriori e dannose perdite di tempo.”
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