Il fallimento del progetto Superlega continua ad avere ripercussioni.
Non solo dal punto di vista calcistico, ma anche da quello finanziario. A rimetterci è il colosso J.P. Morgan, costretto a fare un passo indietro. La Banca d’Affari si era offerta di finanziare l’intero progetto almeno fino al 2025, ma attraverso un suo portavoce ha sconfessato l’iniziativa: “Abbiamo chiaramente valutato male come questo accordo sarebbe stato visto dalla comunità calcistica e quale impatto avrebbe potuto avere su di essa in futuro. Impareremo da questo“.
La mossa fa seguito ai colpi incassati nelle ore passate: Standard Ethics, una delle più autorevoli agenzie di rating sulla sostenibilità, ha declassato il rating della storica banca americana che passa da EE- (adeguato) a E+ (non conforme).
Fuori da parametri UE e ONU – Il comunicato conferma come, sostenendo la SuperLega, J.P. Morgan Chase è andato in conflitto con le migliori pratiche di sostenibilità, definite da Standard Ethics sulla base delle linee guida delle Nazioni Unite, dell’OECD e dell’Unione Europea. Questo fattore incide negativamente sugli interessi degli stakeholders.
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