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Fabio Usai: “Giù le mani dalla provincia del Sud Sardegna e presto del Sulcis Iglesiente”

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Fabio Usai, consigliere regionale Sardegna ha evidenziato come nel decreto di proroga, nelle procedure attuate relativamente agli incarichi ai dirigenti dell’Area Lavori Pubblici e dell’Area Ambiente, Mario Mammarella e Gianroberto Cani, potrebbero esserci dei vizi di illegittimità. Al riguardo ha sottolineato: “Il 26 agosto scorso l’Amministratore Straordinario della Provincia del Sud Sardegna Mario Mossa, ha decretato la proroga degli incarichi ai dirigenti dell’Area Lavori Pubblici e dell’Area Ambiente, Mario Mammarella e Gianroberto Cani. Entrambi, in scadenza alla fine di quest’anno, hanno ottenuto la proroga del proprio incarico fino al 30 dicembre 2022. I due dirigenti avevano avuto il conferimento dell’incarico il 30 dicembre 2019 per la durata di un anno e comunque fino alla scadenza del mandato dell’Amministratore Straordinario. Salvo le proroghe previste dalla legge”.

Non solo, Usai ritiene che ciò che è avvenuto in questi giorni sia di una gravità assoluta: “Quello che è avvenuto in questi giorni è di una gravità assoluta. E ancorché nel decreto di proroga le procedure attuate siano state rappresentate come rispettose delle normative di legge, le stesse potrebbero in realtà presentare vizi di illegittimità sui quali certamente sarà mia cura ottenere celeri riscontri. Ma il dato che emerge in tutta la sua preponderanza, è la totale insensibilità politica e assenza di rispetto istituzionale dell’Amministratore Straordinario Mario Mossa, il quale, a ormai pochissime settimane dall’approvazione definitiva della nuova riforma regionale degli enti locali, che ridisegnerà la geografia delle province in Sardegna e conseguentemente la loro governance, e che darà luogo alla sua sostituzione nel ruolo di Amministratore Straordinario, SI ARROGA IL DIRITTO DI DECRETARE LE NUOVE PROROGHE SENZA TENERE CONTO DELLE PREROGATIVE, DEI PIANI PROGRAMMATICI E DEGLI ATTI DI INDIRIZZO, CHE SARANNO CERTAMENTE ADOTTATI DA CHI MOLTO PRESTO GLI SUCCEDERÀ”.

Usai ha poi concluso: “E se a pensar male si fa peccato, ma spesso ci s’azzecca, come amava affermare uno storico rappresentante politico in auge nel secolo scorso, non vorrei pensare che dietro questa improvvisa quanto immotivata decisione del Dottor Mossa ci siano invece ragioni di convenienza politica. Perché ciò sarebbe ancor più intollerabile. Tali dubbi sussistono in quanto il Dottor Mossa, fu nominato la prima volta nel suo ruolo il 27 dicembre 2017 dall’allora governo regionale di centrosinistra. Nel dicembre 2019 ottenne una piccola proroga di un anno per accompagnare la fase di traghettamento dell’ente intermedio fino all’approvazione della nuova riforma degli enti locali, oggi in dirittura d’arrivo; e comunque non oltre il dicembre 2020. Dunque, perché mai un Amministratore Straordinario alla fine del suo mandato si arroga il diritto di decretare proroghe per gli anni successivi?

Voglio ribadire chiaramente che ogni azione di questo tipo, ossia che travalica il buon senso e il rispetto delle prerogative di chi presto andrà a sostituirlo, non solo è istituzionalmente inopportuna, ma addirittura sortisce l’effetto di danneggiare il processo di ricostituzione delle nuove province fra cui quella del Sulcis Iglesiente. Per la rinascita delle quali nel febbraio 2019 gli elettori si sono chiaramente espressi.

In ogni sede, a partire da quella del Consiglio Regionale, contrasterò le decisioni odierne e qualsiasi tentativo di utilizzare l’ente provinciale come un luogo ove occupare caselle e posti di comando o inquinare i pozzi per chi presto dovrà assumere il ruolo di ricostruire ciò che altri hanno distrutto o non hanno saputo tutelare in passato”.

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