TORINO – Si è chiusa con il trionfo della Kalush Orchestra la serata finale dell’Eurovision Song Contest 2022 svolta al Palaolimpico di Torino. La band ucraina ha ottenuto la vittoria con la canzone “Stefania” grazie ai 439 punti ottenuti al televoto sufficienti a superare l’artista britannico Sam Ryder, in testa dopo il voto delle giurie. Solo sesti gli italiani Mahmood e Blanco con il brano “Brividi”. Un grande successo organizzativo e di pubblico. La serata finale, infatti, ha avuto in Italia una media di oltre 6 milioni e mezzo di spettatori con uno share del 41,9 per cento.
“È stato un successo straordinario – ha commentato il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo – nonostante sia sempre complicato organizzare un grande evento. Abbiamo fatto un grande investimento per la città che avrà una ricaduta non solo economica ma anche psicologica per il nostro territorio. Saranno fatti degli studi per quantificare le ricadute economiche ma è stato fatto un investimento anche sui giovani grazie alla nostra immagine amplificata sui social media in questi giorni”. Gli fa eco il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio: “È una sfida vinta perché far ripartire dopo questi due anni la città e la regione era fondamentale. L’abbiamo fatto con successo di pubblico, di immagine ed economico. La città ha lavorato, e questo è positivo per l’economia della Regione. Ma quello che conta di più è il bene alla testa delle persone con questa voglia di ripartire e di sentirsi liberi con questa iniezione di fiducia era davvero importante. Il riverbero di questo evento è enorme. Altre città d’Europa hanno comprato gli spazi commerciali all’interno del padiglione di Torino per promuoversi. Vuol dire che siamo diventati un veicolo promozionale anche per gli altri”.
Un successo non solo per il territorio ma anche per l’organizzatore mediatico dell’evento, la Rai: “Il successo di questa edizione – ha detto il direttore di Rai1, Stefano Coletta – è dovuto al grande lavoro di qualità e al grande racconto del rispetto di ogni individualità. È stato raggiunto il grande obiettivo della Rai, quello dell’inclusione”. Un altro grande obiettivo era quello del coinvolgimento dei giovani. “Siamo soddisfatti di aver raggiunto moltissimi giovani – ha concluso Coletta – Rai 1 non è più un fantasma per loro ma un riferimento quando c’è un grande evento. Abbiamo aumentato lo share del 17 per cento rispetto alla precedente edizione e mantenuto i costi di produzione equivalente a quello dei grandi eventi di intrattenimento delle serate Rai”.
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