MOGORO – Sarà disponibile da martedì 6 febbraio, in tutte le più importanti piattaforme digitali, “Ita abarrat”, il nuovo singolo di Su Maistu, al secolo Alessio Mura, uno dei due rapper della storica formazione del rap sardo Balentia. Per l’artista di Mogoro, da diversi anni residente a San Sperate, si tratta del terzo lavoro da solista, dopo l’album “Coranta”, uscito nel 2015 e l’Ep “Rispettu”, pubblicato nel 2022.
Il nuovo singolo, dall’etichetta Nu*ragika Recordz/Roots e prodotto da Antonio Deidda, in arte Owsir, è stato registrato, mixato e masterizzato al Sonada Studio di Donori (SU) da Andrea Aru e Vladi Frau, e vede agli scratch Matteo Mura, in arte Dj Wall Dot, attuale campione italiano DMC e fresco di partecipazione alle finali mondiali di San Francisco (USA).
La consapevolezza e i dubbi, la maturità e lo sguardo rivolto al passato, lo scorrere del tempo e le certezze nella scrittura, nel più classico stile “conscious” cantato in sardo di Su Maistu, sono i temi che si sviluppano adattandosi in modo preciso al beat semplice ma al contempo curato nei minimi dettagli e di grande impatto strutturato da Owsir, per un brano “Boombap” che si rifà a sonorità anni ’90, la “Golden Age” della cultura hip hop, ma che strizza l’occhio all’attualità.
“La riflessione fa parte della nostra natura – commenta il rapper – e non potrebbe essere altrimenti. Credo sia doveroso chiedersi cosa resterà di ciò che abbiamo vissuto e cosa lasceremo a chi verrà dopo di noi in eredità. La nostra esistenza è strettamente connessa a quella di chi ci circonda e il tempo che passa misura l’entità e l’essenza dei rapporti”. L’uscita del brano coincide, oltre che con il compimento del 49° anno di età dell’artista, anche con la pubblicazione del videoclip, le cui riprese, regia e montaggio sono stati curati dallo stesso Antonio Deidda, su un’idea del rapper.
Ambientato nelle montagne del Marganai, nel territorio di Domusnovas, il video vuole trasmettere tutta la solennità dell’ambiente montano e il rispetto nei confronti di una natura forte ma al contempo fragile, alla quale è dovuto il massimo rispetto. A Owsir è stata infine affidata anche la grafica della copertina.
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