La scuola, insieme alle attività commerciali, sta pagando un prezzo molto alto a causa della pandemia. Sono ormai noti e riportati dalla stampa internazionale i disagi che stanno vivendo gli studenti ma anche gli insegnanti. Quest’anno si profila dopo la Dad anche un modo differente di sostenere l’esame di maturità per gli studenti degli istituti superiori. A manifestare le proprie perplessità anche il Coordinamento di Presidenti di Circolo e d’Istituto della Regione Sardegna, che “esprime dispiacere nel sentire le parole degli esponenti del Governo, in merito ad un’altra prova di maturità in forma ridotta. Svolgere la maturità con la sola prova orale, significa snaturare l’esame della sua propria funzione. L’esame si svolge con prova scritta ed orale allo scopo di rendere più possibile ed approfondita la prima esperienza dello studente. La maturità è il primo vero esame nel quale lo studente deve mettere in campo non solo le sue conoscenze in termini nozionistici, ma anche e soprattutto, la propria capacità di esprimerle e rappresentarle criticamente.” Il coordinamento tiene a specificare che l’esame del quinto anno non riguarda solo la parte nozionistica ma serve perché gli studenti si mettono “in gioco dal punto di vista sociale e relazionale, ponendosi di fronte ad un “Giudice” esterno, e mettendo quindi alla prova le proprie capacità di gestione delle emozioni e dello stress. E’, insomma, un esperienza di vita vera e di formazione, tappa fondamentale nel percorso di maturazione e di sviluppo dell’individuo. Non a caso si chiama “Esame di maturità’”.
In conclusione il Coordinamento di Presidenti di Consiglio di Istituto afferma che “l’esame di maturità può essere svolto regolarmente. In 5 mesi è realistico pensare che si possa trovare la soluzione idonea al regolare svolgimento delle prove, come previste dalla normativa vigente, senza deroghe dettate da emergenze.”
Fonte: comunicato stampa
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