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Elon Musk presenta Neuralink: obiettivo lettura del cervello

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Neuralink è la startup di Elon Musk che si propone di collegare la mente umana allo smartphone (o al Pc) ed all’Intelligenza Artificiale.

Il quarto uomo più ricco del mondo ha così introdotto Gertrude, una maialina che per due mesi ha avuto un impianto nel proprio cervello.

In particolare, si trattava di un gruppo di 1.024 microelettrodi (dieci volte più sottili di un capello umano) oltre ad un modulo grande quanto una monetina da 1 centesimo. Gertrude ha mangiato, marciato su un tapis roulant, bevuto da un biberon… ogni azione compiuta ha inviato dei segnali al cervello, interpretabili successivamente tramite un display.

Per sdrammatizzare l’idea dell’imminente nascita di nuove generazioni di cyborg, Elon Musk ha dichiarato: “Equivale ad un Fitbit, ma nel cranio. Siamo alla prima generazione di Neuralink, ci saranno la seconda e la terza edizione”.

Il costo in partenza sarà alto ma, scalando il numero di pezzi, si abbasserà fino a costare poche migliaia di dollari (compreso l’intervento chirurgico per impiantarlo). Si potrà quindi guidare anche una Tesla con il pensiero? Il visionario sognatore ha risposto così: “Certamente! Tutte le mie società, da Space X a Solar City puntano ad un’offerta a cinque stelle in mercati rivoluzionari, che spesso prescindono dalla cultura del petrolio”.

Al di là di alcuni scenari nei quali un hacker potrebbe introdursi nel sistema di trasmissione (il sol pensiero fa tremare), le applicazioni più vicine illustrate da Elon Musk sono indirizzate alla risoluzione di patologie varie. Ad esempio il recupero della memoria sarà possibile nei pazienti che la perdono per malattie gravi o incidenti. In più, nel caso di una frattura della colonna vertebrale, il team Neuralink (90 persone… ma con proiezioni che parlano di 10mila addetti a regime) si sta preparando per impiantare un modulo nel cervello ed un ricettore dopo il punto di frattura per riabilitare le funzioni di movimento.

Musk ipotizza inoltre una cura per la depressione. Come nella serie Black Mirror, l’impianto (che nello specifico si chiama “The Link”) sarà in grado di salvare e rivedere i propri ricordi. L’intelligenza umana e quella artificiale si collegheranno in un sistema “simbiotico”.

“La FDA sta autorizzando i nostri interventi; entro la fine di quest’anno ci saranno i primi esperimenti su persone con problemi neurologici”, dice Musk.

Bisogna però pazientare prima di capire se questa startup seguirà lo stesso percorso di Tesla (oggi vale 400 miliardi di dollari e primeggia tra le auto di categoria alta), con lunghi periodi di perdite prima della definitiva consacrazione.

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