Polemiche dopo la sua intervista rilasciata a Vogue, dove Elly Schlein, segretaria del Pd, dichiara di affidarsi per il suo look ad Enrica Chiccio, di professione armocromista, cioè un’esperta che seleziona i colori più adatti a essere indossati da una persona per creare un outfit “perfetto”.
Ovviamente non si è fatto attendere chi ha preso le difese della segretaria del PD, fra questi Matteo Renzi che anni fa aveva ricevuto le stesse polemiche sempre dopo un’intervista su Vogue. Così in un post pubblico sul suo profilo Facebook ha dichiarato:
“Elly Schlein viene attaccata per l’intervista a Vogue.
Troppo pop, dicono i critici.
Una decina d’anni fa fui attaccato per lo stesso motivo.
Ovviamente quelli che dentro il PD allora mi accusarono di personalismo oggi plaudono alla svolta giovanile della segretaria.
Ma questa è un’altra storia.
Il punto per me è un altro.
Trovo assurdo attaccare Schlein per la sua personal shopper o la sua armocromista.
Sarò vecchia maniera ma non mi interessa sapere quanto prende la sua consulente di immagine o chi la paga.
A me interessa la politica.
Le differenze con la Schlein non sono sul trench ma sull’utero in affitto, sul termovalorizzatore e sul nucleare, sul concetto di lavoro e sulle tasse, sui sussidi, sul merito nella scuola, sull’Ucraina e sull’esercito europeo, sulla giustizia e sul garantismo.
Su questi temi non c’è nessun consulente di immagine che possa aiutarti: contano le idee.
Penso che i riformisti possano accettare tutte le scelte cromatiche, gli outfit, le acconciature. Ma dalle idee non si scappa.
La fuga dal PD non nasce dalle interviste a Vogue ma dalla mancanza di chiarezza sui contenuti
Noi forse non azzecchiamo sempre i colori e talvolta veniamo spettinati in foto.
Ma abbiamo le idee chiare sulla politica. E siamo pronti a confrontarci a viso aperto con tutti.”
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