Nemmeno il tempo di leggere e analizzare il risultato del Referendum e delle elezioni regionali del 20 e 21 Settembre scorso, che dobbiamo rientrare in clima elettorale per le amministrative che coinvolgeranno, in Sardegna, ben 160 Comuni. Il 25 e 25 Ottobre sono le date stabilite per l’elezione dei futuri sindaci, mentre Domenica 8 novembre e lunedì 9 sarà in programma l’eventuale turno di ballottaggio.
Lasciamoci alle spalle pure le tedianti polemiche che circondano le tornate elettorali nell’anno in cui si accavallano referendum o elezioni politiche, tra quelli che invocano l’Election Day (che avrebbe fatto risparmiare circa 9 milioni di euro questa volta) e quelli che chiedono maggiore responsabilità ed efficacia del voto separando le date.
In Sardegna, perciò, ci accingiamo a preparare una campagna elettorale quanto meno strana, dal momento che questa tornata venne rinviata per cause legate al covid, mentre timidamente cercavamo di riappropriarci di una pseudo normalità che avrebbe impedito, forse, un regolare clima elettorale col la conseguente paura dell’astensione di massa per paura di assembramenti e contagi.
Oggi, dopo l’estate infuocata (clima torrido e recrudescenza dei casi di positività al covid 19, braccio di ferro politica nazionale – regioni), ci troviamo davanti un autunno carico di incertezze, dove la politica avrà l’arduo compito di tornare ad essere come un faro nelle notti tempestose, in una terra come la Sardegna che nella prima ondata è stata parzialmente salvata dal contagio di massa rispetto alle regioni del nord, quelle più colpite, mentre in questo momento si registrano casi in aumento per nulla incoraggianti.
Essendo i comuni in prima fila nel gestire e contrastare l’avanzata del covid 19, ecco che le prossime elezioni amministrative saranno certamente un importante banco di prova per i futuri sindaci e per tutta la politica regionale. Perchè nonostante la gravità della questione corona virus, ogni comune deve districarsi tra le criticità pregresse e le tante esigenze a cui dovranno far fronte: dai servizi sociali alle infrastrutture, dalla lotta all’indigenza alla sanità, per giungere poi alla scuola.
Tra le 160 amministrazione che dovranno essere rinnovate, ci sarà un solo capoluogo di provincia, Nuoro, a cui si affiancano tre Comuni oltre i 15 mila abitanti: Quartu Sant’Elena, terza città dell’Isola, Sestu e Porto Torres. In totale, avremmo il 40% dei comuni sardi coinvolti, migliaia di elettori dotati di mascherina che dovranno seguire un protocollo restrittivo per il bene di tutti. Che siano queste le elezioni della ragione, della politica, della soluzione ai problemi e non le solite elezioni a cui siamo stati abituati negli ultimi 30 anni.
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