ROMA – Continua il racconto di donne di grande talento, coraggiose, libere, originali, spesso sconosciute al grande pubblico, accomunate dall’amore per il proprio territorio e per aver lasciato un segno nella storia della loro regione e del nostro Paese. Nata da un’idea produttiva di Giovanni Minoli e prodotta da Gloria Giorgianni per Anele, dopo “Donne di Calabria” arriva “Donne di Campania”, docu-serie in onda in prima visione su Rai Storia da venerdì 20 settembre in prima serata, opera selezionata nell’ambito del Programma POC ‘NUOVE STRATEGIE PER IL CINEMA IN CAMPANIA 2’ della Regione Campania e Fondazione Film Commission Regione Campania.
Un’inedita narrazione al femminile in 6 puntate da 50 minuti per ripercorrere le storie di sei donne campane, coraggiose, caparbie e intraprendenti, che hanno lasciato un importante segno nel loro percorso di vita e professionale legato al proprio territorio; saranno raccontate da sei attrici campane in un confronto generazionale che vuole valorizzare un’immagine eterogenea e non convenzionale della Campania, tutta al femminile, lontana dai luoghi comuni e dagli stereotipi, recuperando dalla memoria collettiva storie esemplari di modernità.
Nella prima puntata diretta da Michele Imperio e scritta da Michele Casella e Michele Imperio, Antonia Truppo racconta la storia di Concetta Barra (Procida, 11 febbraio 1922 – Napoli, 4 aprile 1993), un’attrice sanguigna e dai tratti marcatamente dialettali, ma soprattutto impareggiabile cantante e interprete di numerosi testi della tradizione popolare napoletana e procidana, che lavorò con Totò, Aldo Fabrizi e Alberto Sordi. Come in ogni puntata, la narrazione si avvale di filmati di repertorio e interviste a testimoni del mondo della cultura, della musica e del teatro, tra cui il figlio, attore e cantante, Peppe Barra, la cantautrice La Niña, il regista Lamberto Lambertini e il giornalista e critico teatrale Giulio Baffi, per ripercorrere la vita di questa eccellente esponente del mondo artistico partenopeo e nazionale.
“Donne di Campania, prosegue il racconto – che Anele intende presidiare – sulle eccellenze femminili del Paese attraverso un percorso in vari territori, in un progetto più ampio che racconterà storie di grandi donne legate a ciascuna Regione italiana (sono già in sviluppo Donne del Veneto e Donne di Sardegna). Donne molto diverse tra loro, le cui storie possono essere simbolo e ispirazione per le nuove generazioni: donne che hanno combattuto per migliorare le condizioni della propria terra, che si sono affermate in ambiti all’epoca quasi totalmente maschili, e che hanno raggiunto, emancipandosi dai dogmi vigenti, l’autodeterminazione della propria posizione sociale”, dichiara Gloria Giorgianni, ideatrice e produttrice del progetto.
Il racconto prosegue nelle puntate successive con Maria Pia Calzone, Iaia Forte, Monica Nappo, Rebecca Furfaro e Marisa Laurito chiamate a raccontare le storie di altre cinque eccellenze femminili campane: Matilde Serao (Patrasso, 1856 – Napoli, 1927), la prima donna italiana a fondare e dirigere un quotidiano, Elvira Notari (Salerno, 1875 – Cava de’ Tirreni, 1946), la prima regista cinematografica italiana e una delle prime della storia del cinema mondiale, Tina Pica (Napoli, 1884 – Napoli, 1968), attrice e commediografa, Maria Teresa De Filippis (Napoli, 1926 – Scanzorosciate, 2016), la prima donna ad aver corso in Formula 1 e Luciana Viviani (Napoli, 1917 – Roma, 2012), partigiana e politica italiana.
Tra gli intervistati nella varie puntate, tante personalità del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport tra cui: il giornalista sportivo Giorgio Terruzzi, la pilota Vicky Piria, la street artist napoletana Trisha Palma, la regista e cantante Margherita Vicario, la giornalista cinematografica e scrittrice Laura Delli Colli, gli attori Cristina Donadio e Patrizio Rispo. E ancora: la giornalista Titta Fiore, il Direttore de “Il Mattino” Roberto Napoletano, lo storico del cinema e docente Università degli Studi di Salerno Pasquale Iaccio.
Il progetto, inoltre, vede importanti collaborazioni come quelle con Poste Italiane per l’episodio dedicato a Matilde Serao – che iniziò la sua carriera come telegrafista nelle Poste centrali di Napoli nel 1874 – e con la Cineteca Nazionale – CSC – che ha restaurato e conserva quasi tutti i film della regista e produttrice Elvira Notari.
A fare da sfondo al racconto, i luoghi della Campania in cui le sei protagoniste hanno vissuto, per restituire anche un cammino ricco di incontri con familiari, amici, concittadini, che hanno dato il loro prezioso contributo per ricostruirne la vita, le battaglie, le difficoltà e i successi. Partendo da Napoli, passando per Benevento, da Salerno a Carinola e Ventaroli, fino a Procida, la docu-serie rappresenta anche un viaggio sia fisico che simbolico nel patrimonio naturale, culturale, urbanistico e storico del territorio campano.
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