Per Donnarumma il Milan è pronto a ritoccare l’ingaggio, passando da 6 milioni a stagione a 7, per arrivare – tra bonus e clausole – a 8.
L’offerta potrebbe essere insufficiente perché, il più promettente portiere italiano, stella rossonera e della Nazionale maggiore, metta la firma sul contratto. Si tratta per almeno 10-11 milioni netti, questa è l’idea di Mino Raiola. Il braccio di ferro con il club rossonero è appena comunicato.
Il Milan è disposto alla trattativa per non perdere SuperGigio, che in prospettiva ha tutto per diventare non solo una bandiera della società ma anche di crescere ulteriormente. Donnarumma, a soli 22 anni, gioca in Serie A da cinque stagioni ed è la prima scelta della Nazionale maggiore di Mancini. Un ‘crack’ lanciato da Mihajlovic e poi coltivato in casa Milan, tra alti e bassi, mal di pancia improvvisi e baci sulla maglia.
Il tormentone dell’estate rossonera è quindi ripartito per l’intransigenza dell’entourage del portiere che lo valuta un big a livello internazionale e pretende uno stipendio adeguato, in doppia cifra.
Le alternative da Maignan a Gollini
Il club rossonero non ha alcuna intenzione di restare seduto a guardare in modo passivo l’evolversi della situazione. Si parla del nazionale francese Mike Maignan, portiere del Lilla e scuola Psg. A Parigi è cresciuto vicino a Ibrahimovic, ha solo 25 anni e in patria è una promessa. Vale 13 milioni circa, con un contratto in scadenza nel 2022.
Poi le piste “italiane”: Juan Musso, nazionale argentino oggi all’Udinese, quasi coetaneo di Maignan (26 anni) con cui si potrebbe aprire la trattativa per l’estate, come con Pierluigi Gollini, estremo difensore dell’Atalanta cresciuto nelle ultime stagioni sotto la guida di mister Gasperini.
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