Sud Sardegna

Domusnovas: un’escursione dentro la memoria storica del paese attraverso la vicenda di fine ottocento di Grazia Raccis

Condividi

Il lavoro dell’Associazione Circhiola

L’attaccamento alle origini e la continua cura della memoria storica del proprio luogo di nascita e appartenenza sono sempre stati dei temi a cui le comunità sarde hanno dato grande rilievo per mantenere le proprie radici ben ancorate alla propria terra.

A Domusnovas per tanti anni la cura delle proprie tradizioni, della storia e della memoria delle vicende avvenute in passato sono state in parte trascurate, infatti, a parte pochi curiosi e interessati a questi argomenti, tracce di storia e cultura domusnovese sono rimaste custodite per tanto tempo da pochissimi anziani, rischiando di cadere in un oblio senza più via di recupero.

Oggi però l’impegno per recuperare la storia del paese esiste, in particolare grazie alle tante associazioni che negli ultimi anni si sono formate nel comune sulcitano: una di queste realtà si chiama Circhiola (Associazione Promozione Sociale) ovvero arcobaleno, che dalla sua nascita nel 2017 si occupa di tutelare la memoria storica di Domusnovas grazie all’impegno della presidentessa Grazia Villasanta e dei tantissimi volontari.

Tra i tanti progetti dell’associazione anche l’appuntamento di domani riguardante la seconda escursione dedicata alla memoria di Grazia Raccis: “frutto di un lavoro di ricerca fatto da noi” ci dice la signora Grazia Villasanta, “abbiamo ricostruito la storia di questa ragazza che fu uccisa a fine 800 e abbandonata sul Monte Acqua. Il nostro progetto vuole ricordare la ragazza, a lungo dimenticata”.

La figura ricordata nell’escursione era una giovanissima ragazza di 17 anni che nel 1895 venne uccisa barbaramente e abbandonata in una grotta nel Monte Acqua in balia degli animali selvatici e ritrovata alcuni mesi dopo. Del delitto fu accusato il cugino che venne condannato all’ergastolo.

Nel 2019 l’associazione ricordò la vicenda affiggendo una targa in ricordo della giovane vittima nel luogo che i domusnovesi hanno sempre conosciuto come “s’accorru de Grazia Raccis” e che è stato anche il punto di partenza del lavoro che ha portato questi primi risultati.

La ricerca, infatti, non è ancora terminata, sono ancora tanti i punti oscuri e ancora da chiarire come per esempio il perché del mancato funerale della ragazza e della sua sepoltura e il destino della famiglia Raccis.

In questo lavoro è stato fondamentale l’aiuto di Edilio Canavera, appassionato da sempre della storia domusnovese e che insieme a Roberto Costa ha dedicato due libri alla storia del paese. I due studiosi del paese, insieme a Grazia Villasanta e alla sua associazione hanno chiesto all’Amministrazione Comunale che venga intitolata una strada o una piazza alla figura di Grazia Raccis, come punto di partenza per una riflessione e sensibilizzazione sulla violenza contro le donne.

Un lavoro continuo di ricerca

Come ci racconta la signora Villasanta, sono tanti i progetti a cui Circhiola sta lavorando, tra questi la ricostruzione storica degli alberi genealogici di tante famiglie domusnovesi: “i nostri studi genealogici vengono ricostruiti mediante la ricerca e lo studio dei documenti reperiti presso gli archivi diocesani, principalmente in quello di Iglesias, Cagliari e Archivio di Stato”.

Questo attraverso Il principale progetto denominato de “s’arrexini a su coròmeddu” che: “ci ha portato a ricostruire ben 36 famiglie domusnovesi presentate anno per anno attraverso il calendario dell’associazione”.

Il progetto ci spiega la presidente dell’associazione Circhiola ha scelto questo nome per i seguenti motivi:” Grazie allo studio dei Quinque Libri custoditi negli archivi diocesani e le ricerche presso le anagrafi cittadine ripercorriamo la storia della famiglia dal più lontano antenato (s’arrexini ossia la radice) fino all’ultimo discendente (su coromèddu, ossia il germoglio). Alcune ricostruzioni genealogiche comprendono 13 generazioni e ritornano indietro fino al 1645”.

di Gianmatteo Puggioni

 

Comment here