Meriterebbe uno pseudonimo, un nome d’arte, perché c’è dell’arte anche nella truffa quando diventa esilarante, ma una “denuncia a carico” i carabinieri non gliela negheranno mai, quando se ne verifichino i presupposti. Così, un 35enne di Sinnai, ormai famoso nelle caserme dei carabinieri della Compagnia di Dolianova, ha piazzato l’ennesimo raggiro. Mentre, in tempi di pandemia, il calcio dilettantistico o semi-dilettantistico è fermo per motivi sanitari, lui è riuscito a vendere una sponsorizzazione mediante cartellonistica da esibire dentro il campo sportivo dell’associazione sportiva calcio “Dolianova”, ormai deserto da molti mesi. Se veramente quel cartellone si fosse fatto, nessuno lo avrebbe potuto ammirare. Eppure la titolare di un negozio di abbigliamento del capoluogo della Parteolla, che come molte donne non segue il calcio, ci è cascata in pieno. Di fronte al brillante eloquio dell’impostore, ha concluso che certo quella sponsorizzazione avrebbe potuto dare maggior respiro ai suoi affari e l’ha acquistata. Ma l’interlocutore non era un dirigente della compagine calcistica ma piuttosto qualcuno che si stava prendendo gioco di lei. Giunta a denunciare il raggiro presso la locale Stazione dei carabinieri, la donna si è vista esibire dai militari un album fotografico contenente la foto dell’autore della truffa, che lei ha riconosciuto senza ombra di dubbio, avendolo ben visto in volto. Si tratta dell’ennesima truffa dell’ormai esperto furbacchione che sta sempre più ampliando il proprio raggio d’azione, più volte denunciato dai carabinieri ma ancora in piena attività.
Dolianova: il truffatore della pubblicità vendeva spazi senza averne titolo
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