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Diritto alla cura, Maria Del Zompo “un errore non assegnare premialità ai medici in zone svantaggiate”

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“Bisogna lavorare per una nuova sanità pubblica a misura dei bisogni dei pazienti. Il blocco del turn over del personale sanitario è stato un colpo mortale”. Così l’ex rettore dell’ Università di Cagliari, medico e ricercatrice Maria Del Zompo si è espressa sul tema al centro del dibattito sindacale, in vista della manifestazione di ottobre.

Dal 2009 ad oggi, ha fatto presente Del Zompo, sono stati persi circa 45.000 addetti del settore sanità, chiusi 100 ospedali e 40 ASL.

Da medico – osserva – le riforme ospedalocentriche ci hanno fortemente danneggiato: si tratta di ripartire dai territori, dalla medicina cosiddetta territoriale, tenendo conto della bassa densità di popolazione e della scarsa mobilità”.

E non è neanche possibile – ha sottolineato ancora Del Zompo – fare bandi a tempo determinato e non definire delle premialità per il lavoro nelle sedi disagiate del territorio: questo è decisivo per uscire da questa situazione”.

Affrontando infine lo spinoso argomento relativo all’esiguo numero di medici, Del Zompo, che si è dichiarata contraria, anche quando era rettore, al numero chiuso, ha ribadito l’urgenza di rivedere il numero programmato all’accesso delle professioni sanitarie “a cui però consegue una preparazione in termini di docenti e di infrastrutture, volti ad accogliere un numero di gran lunga superiore di matricole”‘.

Fonte: comunicato stampa

 

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