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Decreto Ristori e Scuola: 85 milioni di euro per la didattica digitale integrata

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri pomeriggio, “un decreto-legge che introduce ulteriori misure urgenti per la tutela della salute e per il sostegno ai lavoratori e ai settori produttivi, nonché in materia di giustizia e sicurezza connesse all’epidemia da COVID-19.

Il testo interviene con uno stanziamento di 5,4 miliardi di euro in termini di indebitamento netto e 6,2 miliardi in termini di saldo da finanziare, destinati al ristoro delle attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni disposte a tutela della salute, nonché al sostegno dei lavoratori in esse impiegati.”

I punti principali sono:

Contributi a fondo perduto; Proroga della cassa integrazione; Esonero dal versamento dei contributi previdenziali; Credito d’imposta sugli affitti; Cancellazione della seconda rata IMU; Misure per i lavoratori dello spettacolo e del turismo; Fondi di sostegno per alcuni dei settori più colpiti; Reddito di emergenza; Indennità da 800 euro per i lavoratori del settore sportivo; Sostegno allo sport dilettantistico; Contributo a fondo perduto per le filiere di agricoltura e pesca; Salute e sicurezza; Giustizia.

85 milioni di euro alla scuole

Inoltre sono stati stanziati ulteriori 85 milioni di euro alla scuole e nello specifico per la didattica digitale integrata, che permetteranno l’acquisto di dispositivi portatili e strumenti per le connessioni.

Ad annunciare questi nuovi fondi, è stata la ministra Lucia Azzolina sulla sua pagina facebook, postando un messaggio con su scritto:

“Nel Decreto Ristori, approvato oggi pomeriggio in Consiglio dei Ministri, sono stati stanziati ulteriori 85 milioni di euro per la didattica digitale integrata, che permetteranno a stretto giro l’acquisto di oltre 200mila nuovi dispositivi e oltre 100mila strumenti per le connessioni.

Inoltre, – conclude la Azzolina – grazie ad un decreto che ho firmato sempre oggi, sarà possibile concedere alle scuole secondarie di secondo grado ulteriori 3,6 milioni di euro, per garantire la connessione e, quindi, la didattica digitale integrata a studentesse e studenti che ne fossero ancora privi.”

Moltissimi i post di polemica con su scritto: “bisogna investire di più per permettere ai ragazzi di tornare in sicurezza a scuola, non per tenerli lontani.”

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